1) Che risultato vi aspettate da queste elezioni?
Siamo convinti, sempre più giorno dopo giorno, che gli italiani daranno la possibilità al Movimento 5 Stelle di Governare questo paese. Sempre più persone che, fino ad oggi, non si erano mai schierate con il Movimento 5 Stelle ci stanno esprimendo il loro sostegno, perché il 4 marzo vogliono cambiare tutto. Dopo aver visto nelle ultime due legislature alla prova del Governo, sia il centrodestra che il centrosinistra, sia con che senza inciucio, adesso non resta che dare fiducia ad una nuova forza politica, coerente e credibile.
2) Con le vostre donazioni avete aiutato anche delle imprese di Polignano?
A Polignano ben 6 aziende sono riuscite a beneficiare del microcredito: 5 imprese individuali e una società a responsabilità limitata per un importo complessivo di ben 127 mila euro. Si va da un minimo di 12 mila euro ad un massimo di 25 mila, a cui però si potrebbero in futuro aggiungere altri 10 mila euro a richiesta della singola azienda. Tutte le informazioni sono presenti sul sito
www.microcredito5stelle.it.
Tra i dieci comuni del sudest barese, dove ben 31 aziende hanno beneficiato del microcredito per un totale di 644.910 euro, Polignano è al secondo posto subito dopo Adelfia (143mila euro per ben 6 imprese) dove sono giunti finanziamenti dal fondo del Ministero dello Sviluppo economico per 127mila euro. Seguono Noci con 80mila euro e 4 aziende, Conversano con 74.610 euro e 5 imprese, Monopoli 70mila e 4 imprese, Putignano 50mila e due aziende e poi Casamassima, Rutigliano, Mola di Bari e Castellana Grotte ognuna con un finanziamento da 25mila euro.
3) In sintesi, cosa avreste detto al comizio di domenica?
Domenica 4 marzo si decide il destino dei prossimi 10 anni del nostro Paese. È necessario votare in modo informato, consapevoli del fatto che ormai il ballottaggio è tra il M5S e il centrodestra, dopo che il centrosinistra si è dissolto come neve al sole. Il MoVimento 5 Stelle è l’unico ad aver già individuato il candidato Premier e per trasparenza presenterà prima del voto la squadra dei ministri. Dall’altra parte invece, c’è chi a destra non ha ancora un candidato premier vista l’ineleggibilità di Berlusconi e si preoccupa di proporre come ministro dell’Economia Brunetta e chi a sinistra deve ancora scegliere tra Renzi e Gentiloni con il rischio di dover accettare un Governo Renzusconi.
Siamo già pronti ad attuare il nostro programma, l’unico ad avere tutte le coperture finanziarie, per migliorare la qualità della vita degli italiani. Vogliamo rimettere al centro il lavoro, sostenendo le piccola imprese con una serie di tagli sulle leggi inutili (spesometro, redditometro ed equitalia) e sulla tassazione (IRAP e cuneo fiscale), valorizzare l’istruzione pubblica superando la “buona scuola” e dando stabilità agli insegnanti e agli edifici scolastici, smantellare il business dell’immigrazione con una serie di misure atte a snellire i tempi di riconoscimento delle richieste d’asilo ed una ripartizione dei migranti secondo quote europee e con il reddito di cittadinanza vogliamo aiutare i 4,6 milioni di italiani sotto la soglia di povertà, portando anche le pensioni minime alla soglia delle 780 euro al fine di non lasciare nessuno indietro.
La pioggia ci ha impedito di parlarne in piazza a Polignano, ma recupereremo nel comizio di chiusura di venerdì, a partire dalle ore 20:00, per far conoscere i nostri 20 punti a tutti i polignanesi. Se il tempo atmosferico non ci permetterà di essere in piazza Moro, saremo nella sala conferenze dei Vigili Urbani.
4) A chi sostiene che non avete fatto arrivare finanziamenti per Polignano e per il territorio, come rispondete?
I soldi arrivano se si presentano progetti e si partecipa ai bandi pubblici, noi ne abbiamo segnalati tanti in questi anni: molti sono andati perduti, alcuni sono stati intercettati come ad esempio i 700mila euro per la scuola Rodari o i fondi per le giostrine dedicati ai bambini con disabilità o il finanziamento per la biblioteca comunale. Abbiamo indicato al Sindaco i fondi regionali da intercettare per la Chiesa Matrice nonché portato Don Gaetano nell’ufficio di gabinetto del ministro Franceschini (PD) per richiederne di ulteriori: e ci auguriamo giungano presto, a beneficio di tutti i polignanesi.
5) Se il M5S non raggiungesse il 40%, ma risultasse prima forza politica, come fareste a governare?
Il 4 marzo potrebbero esserci due scenari per il M5s. Uno è quello di aver raggiunto il 40% e quindi di poter governare da soli. Ma se dovessimo aver raggiunto meno, non lasceremo il Paese nel caos: senza fare larghe intese o alleanze strane, faremo un appello pubblico a tutte le forze politiche presenti in Parlamento per dare un Esecutivo a questo Paese, sui punti del nostro programma condivisi anche dalle altre forze politiche. Ribadiamo: senza contrattare su poltrone o incarichi.
6) Di Maio ha depositato la squadra di governo. Chi sono i prescelti?
Il primo di marzo il M5S presenterà l’elenco di ministri che proporremo al Quirinale, li presentiamo prima del voto proprio per spiegare agli italiani su quale patrimonio umano dovrebbe investire lo Stato. Luigi Di Maio ha già fatto i primi nomi: quello del generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri Sergio Costa, un servitore dello Stato che si è distino nella lotta ai crimini ambientali, per il Ministero dell'Ambiente; del professore di Economia politica all’Università sudafricana di Pretoria, Lorenzo Fioramonti, per il Ministero dello Sviluppo economico; dell’economista Pasquale Tridico, docente dell’Università Roma Tre per il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale; della ricercatrice e dirigente ministeriale Alessandra Pesce per il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; del professor Giuseppe Conte dell’Università di Firenze per il Ministero della Pubblica Amministrazione, Deburocratizzazione e Meritocrazia.
Come anticipazione possiamo dirle che il candidato premier ha individuare tre donne per tre ministeri chiave, quello della Difesa, dell’Interno e degli Esteri, e avremo un ministero alla qualità della vita e al benessere dei bambini. Sarà una squadra di personalità con competenze ed esperienza nelle loro attività. La divisione tecnici e politici è superata, l’idea è dare all’Italia le persone giuste al posto giusto.
7) Quali sono le prime cose che farete una volta al governo?
Noi non facciamo spot elettorali ad effetto, come il programma dei primi 10, 100, 200, giorni. Tutti i 20 punti che abbiamo selezionato sono prioritari; Governo Ministeri e Parlamento hanno la possibilità di lavorare su più fronti, quindi il nostro programma andrà avanti di pari passo, le questioni più semplici vedranno prima la luce, per quelle che necessitano più pareri e più passaggi burocratici ci vorrà più tempo.
8) Diamo uno sguardo alla politica locale. Polignano è un paese sicuro? C'è motivo di preoccuparsi?
Si può fare tanto per la sicurezza di Polignano e lo diciamo da parecchio tempo. Chi amministra e la politica non dovrebbe sottovalutare alcuni segnali che possono significare “altro”. Per questo la nostra consigliera comunale Maria La Ghezza ha protocollato una richiesta di convocazione di un consiglio monotematico per istituire una task force che faccia chiarezza su diversi aspetti e possa rendere Polignano maggiormente sicura. Le altre forze di opposizione hanno firmato la nostra richiesta: attendiamo che il presidente De Donato convochi quanto prima il consiglio.
9) Emiliano ha aperto a un governo 5 stelle. Che significa?
Forse si è reso conto che l’unica via per un governo che risponda alle vere esigenze del Paese è quello proposto dal M5S, forse si è reso conto che il suo partito non lo rappresenta più, ci sono sempre le dimissioni per questo; forse vuole salire sul carro del vincitore. Naturalmente ci fa piacere che pensi a noi come forza di Governo, ma preferiamo che pensi alle tante problematiche della regione che lo ha eletto Governatore e che attende ancora di vedere concretamente dei risultati del suo operato: finora, a dir poco, impalpabile.
10) Spazio libero per appello agli elettori...
Gli italiani hanno una grande occasione per cambiare finalmente in meglio questo Paese: da un lato ci sono le forze politiche che lo hanno distrutto e lo hanno portato nel baratro prima economico-finanziario e poi economico-sociale, dall’altra c’è una forza che in 5 anni ha dimostrato di mantenere le promesse, di condurre battaglie e ottenere risultati concreti per i cittadini persino dall’opposizione e che intende ribaltare un tavolo dove spadroneggiano da troppi anni i soliti mentre i cittadini soccombono.
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VDP - 02.03.18 |
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."