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18 marzo 2014


Scuola Don Milani: un regolamento atteso da due anni


Ancora riflettori accesi sulla scuola Don Milani. Non giunge a conclusione, infatti, la problematica relativa al trasporto scolastico che taglia fuori i ragazzi non residenti a Polignano. Molti studenti che abitano nelle sue immediate vicinanze ma in territorio di altri comuni, infatti, non possono iscriversi alla Don Milani perché sarebbero costretti a rinunciare alla possibilità di usufruire del servizio di trasporto.
 Abbiamo sollecitato l’Amministrazione Vitto a risolvere quanto prima la questione. E dopo la promessa di un pronto lavoro a Palazzo di Città da parte del consigliere Mimmo Lomelo, giunge ora via facebook la risposta di Marilena Abbatepaolo. L’Assessore alla Pubblica Istruzione ha posto l’accento sulla fonte normativa citata da noi. La norma che impedisce la prestazione del servizio di trasporto scolastico anche per i non residenti, infatti, non è un mancante regolamento comunale ma il Decreto Ministeriale 31.01.1997 n. 23. 
Ci deve scusare l’Ass. Abbatepaolo se abbiamo confidato in un suo ‘celere’ operato, visto che il 27.04.2012 ci rispose che avrebbe quanto prima provveduto alla stesura del regolamento. Chiediamo scusa se abbiamo dato per scontato che, in questo lasso di tempo, avesse già provveduto, non potendo controllare sul sito comunale, raramente aggiornato. Effettivamente è stato un errore sovrastimarli. Ora, speriamo che la Giunta Vitto, come promesso, elimini la ‘cortina di ferro’ che pare dividerci da Monopoli e riapra quanto prima le convenzioni. Ci fa piacere, infine, vedere finalmente una risposta da parte dell’Assessore Marilena Abbatepaolo, non fosse altro che per essere da lei corretti. Sarà sicuramente una deformazione professionale. Lei avrebbe preferito essere direttamente interpellato: peccato che, quando è stata direttamente interpellata non abbia mai risposto. Come, ad esempio, attendiamo ancora riscontro alla lettera protocollata il 29 novembre scorso sugli imminenti scavi in Piazza Moro e sul Grand Mausolée. Siamo stupiti che chi era stato presentato come il nuovo, abbia già imparato a fare il gioco delle tre carte come è avvezza una certa vecchia politica.

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25 febbraio 2014


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Siamo alle solite. C’è una scuola a Polignano che ogni anno si ritrova ad un bivio: chiudere o continuare a fornire il suo servizio eccellente. Il problema è che questa scelta non spetta a lei ma è legata al numero di iscrizioni registrate. Stiamo parlando della scuola rurale “Don Milani”, un edificio completamente ristrutturato e rispondente alle norme di sicurezza. Un’oasi felice per tutti i bambini frequentanti la sezione di scuola dell’infanzia e le classi di scuola primaria dove, docenti e personale qualificato, si prendono cura dell’istruzione e della formazione di alunni di età compresa tra i 3 e i 10 anni. Purtroppo il calo delle nascite e la tendenza di molte famiglie ad iscrivere i propri figli nelle scuole urbane limitrofe (Polignano, Monopoli, Castellana e Conversano) mette a rischio, ogni anno, la formazione delle classi prime. A questo si aggiunge l’assurda questione del trasporto. Infatti, lo Scuolabus che accompagna i bambini a scuola, per un obbligo legato al regolamento comunale del trasporto scolastico, non può oltrepassare il confine di Polignano. Accade, quindi, che un genitore che abita nei pressi della Don Milani ma che non risiede nel nostro territorio, non può usufruire del servizio trasporto. Per questo motivo preferisce iscrivere il proprio figlio ad una scuola diversa pur di avere quel necessario servizio. Insomma una sorta di confine invalicabile manco fosse il muro di Berlino. 
Questa è una situazione incredibile chiediamo all’Ass. all’istruzione Marilena Abbatepaolo e alla commissione cultura, più volte interpellate in merito, dalla Preside Prof.ssa Beatrice De Donato e dagli stessi docenti del plesso, di intervenire per risolvere questo increscioso problema. Crediamo sia necessario organizzare quanto prima un tavolo di confronto tra lei, gli amministratori dei paesi limitrofi, il dirigente della scuola ed i genitori degli alunni per trovare una soluzione che consenta di offrire un valido servizio ai cittadini. Una scuola non è di questo o di quel Comune, una scuola è di tutti i cittadini italiani, per cui tenerla aperta ed efficiente è un dovere da parte degli amministratori. Con un tempo scuola di 40 ore settimanali (dalle ore 8.00 alle ore 16.00) su cinque giorni settimanali (dal lunedì al venerdì), la scuola “Don Milani” risponde pienamente alle esigenze e ai bisogni di alunni e famiglie poiché dispone di un laboratorio informatico, lavagna attiva multimediale, un’aula video, una biblioteca ben fornita, un salone mensa, una cucina attrezzata dove la sig.ra Mariuccia prepara in loco piatti genuini e prelibati, un ampio spazio all’aperto. Quella della ‘Don Milani’ è una realtà che va salvaguardata  poiché rappresenta un centro propulsore di cultura, un punto di riferimento per tutti gli abitanti dell’agro. Invitiamo per questo i genitori ad iscrivere i propri figli ed i nostri amministratori a mettere in atto tutte le azioni necessarie per evitare la chiusura di questa scuola. Per una volta andiamo controcorrente e a favore della cultura.

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