27 dicembre 2017


Con il 2017 va via anche il Punto di Primo Intervento



La stampa provinciale ha riportato la notizia di un incontro richiesto in maniera urgente da parte dei sindaci di Giovinazzo, Locorotondo, Alberobello, Polignano, Ruvo, Santeramo, Rutigliano, Grumo, Noci, Conversano e Castellana Grotte con i vertici Asl per vagliare l’opportunità di non chiudere definitivamente i Punti di Primo intervento Territoriale sotto le 6mila prestazioni registrate, come da riordino ospedaliero regionale targata Emiliano-PD. Ciò dal primo gennaio 2018, come già previsto da oltre un anno e dopo che la scadenza era stata rinviata di 12 mesi. Ma una soluzione, come già illustrato con un convegno ad hoc durante la campagna elettorale, è contenuta nella mozione che abbiamo depositato per l’istituzione del Centro Infermieristico Comunale (CIC).

A prescindere se le pressioni dei Sindaci, in un periodo già da campagna elettorale in vista delle Politiche 2018, raggiungeranno il loro obiettivo noi abbiamo le idee chiare per andare incontro alle esigenze in tema di sanità dei cittadini polignanesi, sempre più abbandonati a loro stessi. Ricordiamo la nostra proposta riguarda un servizio sanitario assistenziale non di pertinenza ASL bensì comunale che opera in collaborazione della realtà della Medicina di Base. Il CIC è il luogo dove l’infermiere incontra il cittadino, ne individua i bisogni e con la definizione del piano assistenziale, garantisce le attività e le prestazioni volte a migliorare il benessere della persona. Considerato che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) auspica sin dal 1998 la nascita della figura dell’Infermiere di Famiglia e che il Punto di Primo Intervento verrà chiuso a fine anno, il CIC avrebbe una ricaduta favorevole sulla riduzione degli accessi in Pronto Soccorso per quanto riguarda i codici bianchi.

Si tratta di una realtà già presente in molti Comuni italiani e potrebbe esserlo presto anche a Polignano se solo il Sindaco dei Sindaci Domenico Vitto tenesse a cuore la salute dei propri concittadini. Infatti, con un’offerta sanitaria sempre più carente sul nostro territorio è giunto il momento, non più procrastinabile, di dare alternative e risposte. Le coperture finanziarie per questo progetto sono alla portata delle casse comunali. Se solo pensiamo a tutti gli sperperi di denaro che quotidianamente vengono compiuti, per una volta si potrebbe investire sulla salute dei polignanesi.


BLU - 22.12.2017

FAX - 23.12.2017

LA VOCE DEL PAESE - 22.12.2017


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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23 dicembre 2017


Il cubo che inquina il mare? Colpa dell'Amministrazione! [VIDEO]



Allora di chi sono le responsabilità? Acquedotto Pugliese?”. La risposta è lapidaria: “credo proprio di sì”. A dichiararlo l’8 dicembre scorso, su un foglio locale, è il vicesindaco Salvatore Colella in merito al dissequestro della vasca di trattamento delle acque meteoriche ovvero del cosiddetto “cubo” di Lama Monachile. Secondo Colella, a sbloccare la situazione sarebbero stati i lavori di riparazione sulla condotta fognaria in via Neapolis da parte di Aqp, responsabile delle emissioni in mare di livelli di escherichia coli oltre i limiti imposti dalla legge. Ad Aqp l’Amministrazione Vitto vorrebbe anche imputare i costi della video-ispezione costata circa 25mila euro e che ha indagato la rete fognaria a ridosso delle condotte “bianche” che scaricano al cubo. Quindi capitolo chiuso? Nient’affatto perché praticamente tutte le dichiarazioni del vicesindaco Colella (in parte ritrattate in maniera un po’ bizzarra e rocambolesca dallo stesso protagonista e dal suo intervistatore) vengono smontate, carte alla mano, da Acquedotto Pugliese interessata all’argomento da noi che abbiamo voluto vederci chiaro, data la mole di soldi che questa Amministrazione continua a spendere per un cubo che ci sembra strano sia stata l’unica alternativa valida trovata per risolvere la questione piuttosto che la ‘miglior alternativa possibile’ come dichiarò sempre Colella da consigliere delegato ai Lavori Pubblici, semplicemente perché oltre a questo mastodontico, brutto e costoso scarrafone l’Amministrazione Vitto non ebbe altre idee.
Innanzitutto Aqp precisa che non ha alcuna competenza sulla progettazione, esecuzione e gestione delle reti di fognatura bianca e sui relativi recapiti finali, ivi incluso il cubo la cui competenza è tutta in capo al Comune di Polignano. Ciò nonostante, indipendentemente dai profili di responsabilità a cui Aqp si dichiara estranea, nello spirito della più ampia collaborazione, a seguito del provvedimento di sequestro disposto dal GIP il 26 ottobre scorso, Acquedotto ha provveduto a svuotare periodicamente la vasca attraverso ditte indicate e, contestualmente, ha avviato lavori di sostituzione del tronco di fognatura nera lungo via Neapolis. Una sostituzione, conclusasi il 10 novembre, effettuata “a scopo esclusivamente precauzionale lungo l’unico tratto di potenziale interferenza tra la fognatura nera gestita da questa Società e la fognatura bianca” comunale.
Ma, nonostante la sostituzione del tronco di fognatura nera, i fenomeni infiltrativi nella fognatura bianca non sono cessati. Si è dato, pertanto, avvio ad una ulteriore campagna di ricerca perdite condotte idriche estesa anche alle derivazioni di utenza e alle reti private. Solo il 16 novembre è emerso che il contatore comunale a servizio dell’impianto irriguo di piazza Aldo Moro, posto a ridosso dell’area in esame, registrava consumi continui, abbondanti nonostante l’impianto non fosse in funzione. Il giorno seguente, durante il sopralluogo congiunto Aqp Ufficio Tecnico e Assessore ai Lavori Pubblici ovvero Salvatore Colella, è emersa una perdita nell’impianto irriguo che ha interessato il vano interrato di alloggio dei serbatoi e delle pompe che risultava completamente allagato, fino alla quota stradale. Dal momento del rilevamento del consumo anomalo all’accertamento in contradditorio col Comune (18 ore), risultava prelevata e quindi dispersa una quantità d’acqua pari a circa 66.000 litri dalla rete interna asservita al contatore comunale di piazza Moro.
In definitiva, pertanto, le indagini hanno appurato che l’acqua contaminata da escherichia coli non era quella derivante da fogna nera (che avrebbe registrato livelli molto più elevati) bensì quella urbanizzata i cui residui fanno superare la soglia prevista dalla legge. Peraltro, il cubo è vulnerabile all’accesso di animali, volatili e alle loro deiezioni, terminando con una finestra aperta nella lama, che richiederebbero interventi di pulizia e manutenzione frequenti per rimuovere il sedimento trasportato e accumulatosi durante gli eventi piovosi che può essere portato in sospensione alla pioggia successiva. Ed è per questo che l’acqua che fuoriesce dal cubo ha un colore scuro.
L’entità e la tipologia del carico inquinante veicolato dalle acque meteoriche di dilavamento delle zone urbanizzate dipendono dall’uso delle superfici dilavate, dalla frequenza ed efficacia della pulizia stradale, dalla durata del tempo secco antecedente l’evento meteorico e dalla frequenza delle manutenzioni sulle opere di fognatura bianca.
In pratica grazie all’orribile cubo avuto in regalo dall’Amministrazione Vitto abbiamo scoperto che l’impianto di irrigazione, costatoci circa 12mila euro in fase di realizzazione del rifacimento di piazza Moro, ha disperso 88.000 litri di acqua al giorno. Il danno causato alle casse comunali non è quantificabile, non conoscendo il giorno in cui ha iniziato a sperperare acqua inutilmente ma è stimabile quantomeno in 50mila euro in un anno. A questa cifra, impossibile da quantificare, si sommano i costi degli svuotamenti del cubo, della video-ispezione e della via Neapolis il cui manto oggi è nuovamente spaccato. Quindi con riferimento all'operato di Salvatore Colella a conoscenza di tutti questi avvenimenti perché vissuti in prima persona in qualità di Assessore ai Lavori Pubblici, la domanda sorge spontanea: non è competente oppure ha sottaciuto la verità? E ora, dinanzi alla verità delle carte, alla medesima domanda sulle responsabilità dell’escherichia coli in uscita dal cubo, cosa risponderebbe? Dopo il fattaccio dei lecci di piazza Moro, questa è un'ulteriore balla proveniente dall'Amministrazione Vitto, smentita carte alla mano. A questo punto o Colella si dimette o il Sindaco deve ritirargli la delega. Diversamente Vitto sarà ritenuto corresponsabile di comportamenti inadeguati o peggio ancora ingannevoli, di certo dannosi per la comunità.

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FAX - 23.12.2017

FAX - 30.12.2017



BLU - 12.01.2018


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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17 dicembre 2017


Scuole polignanesi partecipano al progetto "I ragazzi in visita al Consiglio Regionale"



Dopo l’invito del MoVimento 5 Stelle, quest’anno anche le scuole polignanesi parteciperanno alla visita nel Palazzo sede del Consiglio Regionale. L’istituto comprensivo “Sarnelli-De Donato –Rodari” parteciperà il 31 maggio 2018, mentre l’IPSEOA il 12 dicembre 2018.
È un’iniziativa che promuove il contatto diretto fra gli studenti e l’istituzione del Consiglio Regionale. Siamo davvero soddisfatti che le scuole polignanesi abbiano accolto il nostro appello e partecipato al bando. Gli alunni saranno guidati direttamente dal personale dipendente della Regione che, sulla base dell’esperienza acquisita, trasmetterà i principi ed i contenuti dell’azione legislativa e farà conoscere il lavoro amministrativo relativo all’attuazione delle politiche regionali. Inoltre, novità rilevante quest’anno sarà assicurata una partecipazione finanziaria alle spese sostenute dalle scuole per effettuare le visite.
Al progetto parteciperanno classi quarte e quinte della Scuola primaria e le classi di Scuola secondaria di I e II grado. Pervenute in totale oltre 250 richieste, pertanto, le scuole che hanno documentato l’esistenza di una progettazione didattica specifica sono state inserite nell’a.s. 2017/2018. Le restanti scuole sono state inserite in alcuni pomeriggi dell’a.s. 2017/2018 e poi a decorrere dall’a.s. 2018/2019.
Avvicinare i più giovani alle Istituzioni è molto importante per crescere cittadini consapevoli, coinvolti e attivi protagonisti della propria comunità.


BLU - 15.12.2017

FAX - 23.12.2017

LA VOCE DEL PAESE - 15.12.2017



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15 dicembre 2017


Giostrine per bambini con disabilità: Polignano ottiene 10mila euro



Anche per questa annualità è stato approvato il bando regionale per l’adeguamento dei parchi pubblici per i bambini con disabilità, grazie ad un emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle l’anno scorso in fase di assestamento di bilancio, con il quale è stato istituito un fondo triennale di 450mila euro per gli anni 2016-2018. La richiesta di partecipazione suggerita da noi è stata accolta e ora per Polignano sono stati stanziati fondi per 10.000 euro per il progetto presentato sotto l’egida dell’assessore alle Politiche Sociali Doriana Nandina Stoppa.

La finalità del provvedimento è assicurare che i piccoli affetti da disabilità possano avere uguale accesso alle attività ludiche, ricreative e di tempo libero nei parchi pubblici. Non ci saranno più distinzioni e barriere per il gioco dei nostri bambini: nessuno deve rimanere indietro. Ci auguriamo che con l’ottenimento di questo finanziamento si colga anche l’occasione per sistemare le giostrine rotte o malfunzionanti ad iniziare dal Parco Giochi Pinocchio.

*** AGGIORNAMENTO 15.02.2019 ***




BLU - 15.12.2017

LA VOCE DEL PAESE - 15.12.2017



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11 dicembre 2017


Caos Tari: Il costo dei rimborsi non possono ripagarlo i contribuenti



Il caos Tari, scatenatosi a livello nazionale dopo la risposta del Governo all’interrogazione presentata dal nostro portavoce Giuseppe L’Abbate e partito proprio da Polignano, non accenna a placarsi. Dinanzi alle richieste di chiarimenti del portavoce 5 Stelle sia sulla costruzione della tassa nei confronti dei contribuenti sia per quanto riguarda i relativi rimborsi a coloro che hanno pagato più del dovuto, il Governo Gentiloni continua ad annaspare. Ma tra le poche cose certe, c’è che la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Sesa Amici ha confermato che “è possibile riportare a nuovo per intero solo l'eccedenza di gettito e non già lo scostamento negativo tra gettito preventivato e quello effettivamente risultante a consuntivo. Nel caso di gettito a consuntivo inferiore al gettito preventivato, lo scostamento potrà essere riportato al nuovo piano finanziario nell'anno successivo per la sola parte derivante dalla riduzione nelle superfici imponibili ovvero da eventi imprevedibili non dipendenti da negligente gestione del servizio. Il caso di specie, che riguarda lo scostamento tra gettito preventivato e quello che il comune conseguirebbe in esito ai rimborsi, data l'invarianza dei costi, non rientra dunque tra le ipotesi precedentemente declinate”.
In pratica, la tanto paventata ipotesi dell’assessore Francesco Paolo La Volpe “pagheranno di più i poveri il prossimo anno” viene sonoramente sbugiardata dal Governo Gentiloni. Per la seconda volta i Ministeri guidati dal PD smentiscono l’operato dell’Amministrazione Vitto costringendola ad un’altra figuraccia. Ora, però, bisogna capire dove poter recuperare le somme per questo errore protrattosi negli ultimi 4 anni.
Una delle strade potrebbe essere quella dell’accantonamento del 5 per mille che il Ministero dell’Economia e delle Finanze suggeriva con le linee guida di stesura del regolamento. Per questo abbiamo presentato una interrogazione per comprendere se sono state accantonate le somme sul gettito Tari 2014-2017, in che misura e quale sia il loro ammontare attualmente. Se si intende procedere in autonomia ai rimborsi verso i polignanesi che hanno pagato più del dovuto, senza attendere la richiesta di ogni singolo contribuente. E se l’Assessore La Volpe, assieme agli altri membri della Giunta, ha deciso da quale capitolo del bilancio comunale recuperare le somme relative ai rimborsi. Dopo avergli fatto pagare più del dovuto sarebbe quantomeno corretto predisporre i rimborsi in maniera automatica senza far attendere oltre i polignanesi: ne va della serietà delle Istituzioni. Peraltro, la maggioranza ci ha bocciato tutte le nostre proposte concrete per ridurre il costo della tassa rifiuti: che si dia una mossa almeno per i rimborsi!

BLU - 09.12.2017

FAX - 09.12.2017



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10 dicembre 2017


Accessi al mare: La Direzione Marittima invita Regione e Comune a risolvere il problema



Dal Direttore Marittimo di Bari, il Contrammiraglio Giuseppe Meli, giunge l’ulteriore conferma: a garantire gli accessi al mare deve essere il Comune di Polignano attraverso l’adozione del Piano delle Coste. Dopo il clamore suscitato dalla barriera jersey posizionata in località Ripagnola da un privato che ha bloccato l’accesso alla spiaggia e alle concomitanti richieste, sempre riguardanti la costa nord di Polignano, di concessioni demaniali, la Direzione Marittima di Bari ha interessato il competente Servizio Demanio e Patrimonio della Regione Puglia per sollecitare “un’efficace azione di coordinamento regionale nei confronti dei comuni costieri, concretamente finalizzata a garantire il rispetto di quanto previsto in materia di accesso pubblico alle spiagge”.
La problematica, infatti, come sottolinea lo stesso Contrammiraglio Meli “riguarda non solo il territorio comunale di Polignano a mare ma una cospicua parte del litorale pugliese, dislocata lungo circa 940 km di costa. Si tratta dei disagi creati alla cittadinanza dall’impossibilità di accesso alla spiaggia libera del pubblico demanio marittimo, a causa dell’esistenza, a monte della proprietà pubblica, di terreni di proprietà privata appositamente recintati, sovente con opere murarie legittimate dalle prescritte autorizzazioni. Lo strumento previsto dalle norme di settore al fine di garantire l’accesso al pubblico demanio marittimo – prosegue Meli – è costituito dalla redazione dei cosiddetti Piani Comunali Costieri (PCC) a cui le singole amministrazioni comunali devono attendere, in esecuzione del Piano Regionale delle Coste (PRC)”.
I PCC, infatti, dovrebbero “contemperare gli interessi pubblici connessi al godimento del bene pubblico da parte della collettività”, “rendere perfettamente fruibili…gli accessi pubblici al mare esistenti”, “predisporre…idonei percorsi perpendicolari alla battigia” nonché “consentire il libero accesso all’arenile ad intervalli non superiori a 150 mt, qualora vi siano opere di urbanizzazione a delimitazione del demanio marittimo”.
Insomma, a garantire gli accessi al mare deve essere l’Amministrazione Vitto attraverso la redazione del piano spiagge, fermo dall’agosto 2016 e l’ordinanza di ripristino dei luoghi emanata dal Comune di Polignano nei confronti dei privati che hanno apposto la barriera jersey servirà solamente a salvare la faccia ma non a garantire la fruizione della costa ai cittadini. Il Sindaco Vitto, peraltro, è Presidente Anci Puglia e dovrebbe farsi portavoce della problematica con tutti i suoi colleghi della regione e invece non riesce neppure a risolverlo in casa sua.
Abbiamo presentato una interrogazione per cercare di comprendere cosa abbia bloccato l’iter del piano delle coste e come l’Amministrazione Vitto intenda provvedere alla dovuta fruizione della costa da parte dei cittadini.

BLU - 15.12.2017

FAX - 09.12.2017


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8 dicembre 2017


Intervista rilasciata a "La Voce del Paese" il 06.12.2017



1) La tassa di soggiorno è stata approvata. Voi dove la investireste?
A Vitto non è bastato aumentare tutti i tributi locali appena insediatosi nel 2012. Adesso che vige il blocco sull’aumento dei tributi locali, ha introdotto una nuova tassa ovvero la tassa di soggiorno. Lo ha fatto a seguito di uno studio su costi e benefici? No. Lo ha fatto dopo aver visto che non c’era altro modo per poter finanziare servizi turistici? No. Vitto è Sindaco da 5 anni e in 5 anni non è stato in grado di dare una visione turistica al nostro Paese. Se non fosse stato per madre natura, internet ed Apulia Film Commission, Polignano sarebbe ancora sconosciuta. Vitto aveva promesso di introdurre la tassa di soggiorno vincolandola ad una lista di servizi da realizzare messa nero su bianco. Dov’è questa lista? Non esiste. Polignano è l’unico caso in Italia in cui il Sindaco è anche assessore al turismo e proprietario di B&B e l’unica figura politica che siederà al tavolo di concertazione della tassa di soggiorno. Insomma un conflitto di interessi abnorme e che servirà a Vitto a gestire la partita della tassa di soggiorno solo a scopi elettorali.

2) Vi piace il paese addobbato per le feste? Darà respiro al commercio?
Non abbiamo ancora avuto modo di vederlo. Se per “dare respiro al commercio” intende che porterà a Polignano gente dai paesi limitrofi, può darsi. San Facebook è in grado di realizzare anche queste grazie. La cosa importante, però, è che questa iniziativa non c’entra nulla con la destagionalizzazione del turismo. Quante persone pernotteranno in più grazie a questa iniziativa? Ricordiamo che il turista è colui che pernotta almeno una notte.

3) Parliamo di elezioni: che ne pensate delle circoscrizioni elettorali?
A noi non interessa vedere le circoscrizioni, quello lo fanno i vecchi politici che credono di essere i proprietari dei voti. Basta vedere l’ultima pagliacciata di Renzi che ha fatto rientrare il Comune di Rignano nella circoscrizione di Firenze anziché quella di Livorno. Evidentemente la paura di essere trombato è alta.

4) A quali privilegi avete rinunciato in questi cinque anni di mandato?
Abbiamo rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali. Ci siamo dimezzati lo stipendio ed abbiamo rinunciato a parte dei rimborsi. Ad oggi abbiamo rinunciato a oltre 400.000 euro che abbiamo devoluto al fondo di garanzia per le piccole medie imprese che, solo a Polignano, hanno contribuito al finanziamento di ben 6 attività commerciali. Invitiamo ancora una volta tutti i polignanesi, che hanno necessità di un finanziamento fino a 25.000 euro, a farne richiesta.

5) Domanda per Emanuele Scagliusi: è vero che ha acceso un mutuo superagevolato (non concedibile a noi comuni mortali) per un b&b a Polignano?
Caro Direttore, comprendo perfettamente che sinora è stato abituato a politici di professione che si ritrovano “a loro insaputa” proprietari di una casa o che non hanno mai avuto bisogno di accendere un mutuo visti i lauti stipendi incassati per il mandato svolto. Ebbene sì, la rivoluzione del M5S è anche questa: la “notiziona” è che al “politico” in questione (cioè io) tocca fare un mutuo per acquistare una normale casa. Certo, con i 213.840,45 euro che ho restituito allo Stato tramite i versamenti al fondo per il Microcredito, avrei potuto acquistarla senza mutuo, ma per onorare l’impegno che ho sottoscritto nel 2013 con i cittadini ho orgogliosamente tagliato il mio stipendio e i rimborsi previsti. Con la conseguente necessità di accendere un mutuo, per acquistare la casa che era dei miei nonni, a cui sono affezionato e per cui è stata necessaria persino la firma di un garante, un mutuo al tasso di mercato come per tutti i cittadini che ne richiedono uno. A chi le dà queste soffiate spacciandole per scoop vorrei tanto presentargli quei miei amici che hanno ottenuto un mutuo ad un tasso persino più vantaggioso del mio! Attualmente, visto l’utilizzo parziale della casa che era dei miei nonni, la parte restante è utilizzata come B&B a conduzione familiare, così come prevede la legge.

6) Cosa avete fatto concretamente per il territorio in questi 5 anni di mandato?
GIUSEPPE L’ABBATE: Questi quasi 5 anni di lavoro in Parlamento sono stati molto intensi. Sono più di 200, al momento, gli atti che ho depositato tra proposte di legge, mozioni, interpellanze, risoluzioni e ordini del giorno a cui vanno sommati i tantissimi emendamenti presentati alle varie leggi discusse tra Aula e commissione. A tutto ciò, va aggiunto il lavoro svolto poi ogni fine settimana tra incontri pubblici, dibattiti, campagne elettorali varie e visite in aziende. Insomma, non ci siamo fermati un attimo. Le ricadute sul territorio sono state tante, alcune più immediate ed altre che arriveranno tra qualche anno. Penso ad esempio all’approvazione della legge sulla coltivazione della canapa industriale che ha finalmente dato agli agricoltori la tranquillità di coltivare una pianta dalle qualità straordinarie. Aver dato la possibilità, infatti, di finanziare la realizzazione di impianti di trasformazione consentirà di avviare un volano economico non indifferente. Pensi che la canapa industriale viene utilizzata in tutti i settori: alimentare, tessile, edilizio, ecc. Per non parlare dei vantaggi dal punto di vista ambientale. Penso ad esempio alla costituzione di parte civile da parte del Ministero dell’Ambiente nel processo sulla megadiscarica Martucci che non sarebbe mai arrivata se non avessi presentato una serie di interrogazioni. Penso all’istituzione delle Commissioni Nazionali Uniche di filiera (CUN) per la rilevazione dei prezzi dei prodotti agricoli. Con l’approvazione, infatti, di una mia legge abbiamo cambiato una norma vecchia di 100 anni mandando in pensione il vecchio sistema delle borse merci. Tutto ciò porterà trasparenza nella costruzione del prezzo. Chi decide oggi il prezzo delle patate? O del grano? O di qualsiasi altro prodotto? Da domani grazie all’istituzione delle CUN si avrà il massimo della trasparenza riuscendo a ridare dignità ai produttori. Penso all’avvio del piano olivicolo che il Paese attendeva da 30 anni ottenuto grazie all’approvazione di una risoluzione in commissione. Penso all’approvazione di definizione e caratteristiche dei birrifici artigianali che ha consentito l’aumento esponenziale di questi ultimi e di giovani che hanno deciso di occuparsi in questo settore. Penso alla legge che entro dicembre sarà approvata alla Camera che consentirà al consumatore di comprare prodotti integrali reali e non fatti miscelando farina 00 alla crusca o cruschello. Per non parlare dei quasi 190.000 euro restituiti fino ad oggi al fondo di garanzia per le piccole medie imprese che ha consentito di finanziare ben 6 attività commerciali a Polignano e più di 6.000 in tutta Italia che hanno portato alla creazione di circa 14.000 nuovi posti di lavoro. Insomma, l’elenco sarebbe lungo.

EMANUELE SCAGLIUSI: In questi 5 anni da parlamentare di opposizione, ho avuto modo lavorare su diversi fronti, facendo domande al Governo tramite gli atti di sindacato ispettivo e proponendo “soluzioni” tramite le proposte di legge e i vari atti di indirizzo. Ho affrontato sia tematiche generali che locali riguardanti il mio paese e la mia Regione. Colgo l’occasione che mi offre per parlare dell’attività parlamentare, partendo dallo straordinario lavoro svolto per sbloccare la situazione delle adozioni internazionali. Una tematica questa non dai grandi numeri, ma da cui si misura la civiltà di un Paese. Infatti, ad inizio legislatura il mondo delle adozioni era nel caos a causa dell’inattività della Commissione delle Adozioni Internazionali (CAI) che non si è riunita per 3 anni. Sono riuscito, dopo una serie di interrogazioni e una dura battaglia, a far ripartire le attività della CAI e il dialogo con famiglie e rappresentanti istituzionali. Ciò porterà benefici a tantissime coppie del nostro territorio che sono in attesa di completare l’iter adottivo da tempo. A coronamento del lavoro svolto, ho presentato anche una proposta di legge di riforma dopo aver incontrato ed aver accolto i suggerimenti di famiglie, enti ed associazioni. Da membro della Commissione bicamerale infanzia e adolescenza mi sono anche occupato della questione delle sottrazioni internazionali. Purtroppo sono in aumento i casi di genitori privati del diritto di poter abbracciare i propri figli, in seguito ad un allontanamento forzato da parte dell’altro coniuge. Diversi sono stati gli atti ispettivi a tal proposito, ma la debolezza dello stato italiano al cospetto degli altri Paesi e la sordità del governo rendono complicata la soluzione di queste questioni. Ma a più riprese ho chiesto al governo di far sentire la propria voce al fine di proporre modifiche essenziali alla Convenzione dell’Aja del 1980 che permettano il rispetto dei diritti dei genitori tutti. Da membro della Commissione Affari Esteri e Comunitari, insieme ai miei colleghi ho messo in campo tutte le iniziative e gli strumenti previsti dal regolamento parlamentare per bloccare la ratifica per la realizzazione del TAP, il gasdotto che porterà gas dall’Azerbaigian attraverso la nostra regione al Nord Europa. A partire dalla stesura della pregiudiziale di costituzionalità fino alla battaglia in aula contro lo Sblocca Italia, le abbiamo provate davvero tutte, ma a colpi di maggioranza il Governo PD ha ottenuto il lasciapassare per quest’opera inutile, vista l’assenza di un Piano Energetico Nazionale e potenzialmente dannosa per il turismo pugliese e per l’ambiente. Spesso mi è capitato di intervenire direttamente a sostegno di cittadini italiani in difficoltà all’estero o ingabbiati dalla burocrazia. Dalla difficoltà ad ottenere una semplice risposta dai consolati, all’iscrizione all’AIRE (Associazione Italiani Residenti all’Estero) in tempi ragionevoli. Altre volte è capitato di dover intervenire per salvaguardare l’incolumità e i diritti dei pescatori pugliesi, soggetti al sequestro del mezzo, spesso immotivato da parte delle autorità dell’altra sponda dell’Adriatico. Gran parte del lavoro, come componenti della Commissione Esteri, l’abbiamo dedicato alla stesura della parte di politica estera del Programma di Governo del M5S. Abbiamo tenuto una serie di convegni nei quali abbiamo dibattuto approfonditamente del ruolo dell’Italia nella NATO, della necessità di creare un’alleanza tra i Paesi del Mediterraneo e di stabilire nuovi rapporti con i Paesi emergenti dell’area BRICS (Brasile, Russia, Indica, Cina e Sud Africa). Questi eventi, hanno visto la partecipazione di esperti di geopolitica come il premio nobel per la Pace Mairead Corrigan, Andrey Klimov (vicepresidente della Commissione Affari Esteri della Duma) e il giornalista e scrittore Gianni Minà, tra gli altri. Inoltre, come Vicepresidente del Comitato per i Diritti Umani ho audito in Parlamento Mariela Castro sulla situazione dei diritti umani a Cuba e l’Ambasciatrice Madina Jarbussinova, Rappresentante Speciale e Coordinatrice per la lotta alla tratta degli esseri umani. Ho presentato una proposta di legge per l’istituzione di una Commissione Nazionale Indipendente per la Tutela dei Diritti Umani visto che l’Italia ad oggi ne è sprovvista, nonostante abbia già ratificato gli accordi internazionali che la prevedono. Tanti anche gli interventi relativi a questioni pugliesi, per brevità le cito i più significativi. Con i cittadini di Noicattaro e Rutigliano, per esempio, fin da subito ho affrontato le criticità dello sversamento delle acque reflue in falda del depuratore situato in località Lama San Giorgio, a rischio infrazione europea. Di pari passo, mi sono reso portavoce delle proposte dei cittadini in tema di depurazione e riutilizzo delle acque, incontrando istituzioni locali e regionali. Anche su Polignano, con un’ispezione insieme ai tecnici di AQP, abbiamo avviato un’attività di controllo sulle istituzioni locali e sulla gestione del depuratore, viste le continue lamentele dei residenti della zona per le emissioni maleodoranti dello stesso. Con il collega e concittadino Giuseppe L’Abbate, abbiamo acceso i riflettori sulla Discarica Martucci e sui rischi per la salute dei pugliesi, raccogliendo le denunce del Sig. Lestingi, fino ad allora totalmente ignorate dai politicanti, da destra a sinistra. Anche a Polignano abbiamo dimostrato, rinunciando a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali e con gli oltre 34 milioni ricavati dal taglio delle nostre indennità e dei rimborsi non utilizzati (personalmente ho restituito più di 213 mila euro), che non serve una legge per rinunciare ai privilegi della casta a favore dei cittadini, ma basta la volontà. Le oltre 6 mila imprese (di cui ben 6 a Polignano) aperte grazie al Microcredito ne sono la dimostrazione.


LA VOCE DEL PAESE - 08.12.2017


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3 dicembre 2017


Interessano le opere o la messa in sicurezza di Polignano?



Dopo il canale della C2 e Quintavalle, saremo così riusciti a mettere in sicurezza tutto il paese”. A parlare è il vicesindaco Salvatore Colella che, dopo lo sventramento dell’aranceto nei pressi del parcheggio San Francesco nell’ambito dei lavori che hanno regalato a Polignano anche l’orribile e nefasto Cubo di Lama Monachile (ora sotto sequestro), annuncia la richiesta di 5 milioni di euro per la lama di Quintavalle, a sud del paese. Chissà, dunque, quali sorprese attendono i polignanesi ora. Certo è che il rischio idrogeologico è un argomento molto serio che alimenta il dibattito nazionale anche perché, stando alle stime del CNR, dal 2010 al 2016 le sole inondazioni hanno provocato in Italia ben 145 decessi e l’evacuazione di oltre 40mila persone. A ciò vanno aggiunti i danni economici causati dal maltempo che ammonterebbero per gli ultimi 3 anni a circa 7,6 miliardi di euro (fonte Italia Sicura). A fronte di ciò il Governo ha stanziato appena il 10% di quanto necessario, ovvero appena 738 milioni di euro. Molto, però, possono fare i Comuni di cui da anni monitora l’operato Legambiente. L’associazione ambientalista, partner comunale di primo piano nella SERR 2017 (la settimana europea per la riduzione dei rifiuti), ogni anno infatti conduce l’indagine “Ecosistema Rischio” sottoponendo dei questionari alle singole amministrazioni per la mitigazione del rischio idrogeologico. In Puglia hanno aderito 41 Comuni, circa il 18% dei paesi a rischio della regione (231 in totale, fonte ISPRA). Tra gli assenti anche Polignano.
Nonostante il nostro Comune sia inserito nell’elenco di quelli a rischio, a Palazzo di Città non hanno partecipato all’indagine. Per questo abbiamo presentato una interrogazione all’Assessore all’Urbanistica e alla Pianificazione del Territorio Domenico Scagliusi per conoscere i motivi della mancata partecipazione all’indagine Ecosistema Rischio 2017 di Legambiente, se intendono partecipare nel 2018 e nei successivi anni così da avere un monitoraggio del loro operato da un ente ‘terzo’ che vada un po’ più a fondo dei loro soliti roboanti annunci. Infine, abbiamo colto l’occasione per chiedere lumi su quali azioni si stiano mettendo concretamente in atto per mitigare il rischio idrogeologico. Confidiamo che la priorità divenga finalmente la sicurezza del territorio e degli abitanti, andando oltre la mera realizzazione di opere.


BLU - 01.12.2017


FAX - 23.12.2017



Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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2 dicembre 2017


Rubrica "Degrado Urbano": Muoiono i tabelloni delle affissioni



Era il 17 giugno 2015 quando denunciavamo la misteriosa moria dei tabelloni per le affissioni: su un totale di circa 25 tabelloni, allora se ne contavano ancora in “vita” appena 12, ovvero poco meno della metà. Ciò con un doppio danno a carico dei polignanesi: uno economico (meno affissioni significa meno introiti per il Comune stimati in ben 7.000 euro l’anno) e uno informativo (meno affissioni significa meno informazioni per i cittadini). Una situazione che va tutta a vantaggio dell’azienda privata IPAS che vede incrementare i propri profitti con i megacartelloni concessi in cambio di una piazzetta dall’Amministrazione Vitto. A questi si aggiunge quello dello slargo in via Mazzini, antistante la Banca Popolare Pugliese all’incrocio con via F. Antonio Mastrochirico che, dalla segnalazione di un cittadino, giace abbandonato lì da inizio mese sommerso dalle foglie ingiallite e dai rifiuti.
Eppure una soluzione ci sarebbe e la proponemmo nell’aprile 2016: basterebbe mettere in funzione le vecchie plance per la propaganda elettorale indiretta rese obsolete ed inutilizzabili dalla legge n. 147 del 27.12.2013. Ben 200 metri quadri di plance a disposizione che giacciono in chissà quale scantinato del Comune.

LA VOCE DEL PAESE - 01.12.2017


In attesa che la plancia in foto venga rimossa evitando che divenga un pericolo anche per i più piccoli essendo oramai arrugginita, ricordiamo come basterebbe segnalare attraverso un’app gratuita, denominata “Decoro Urbano”, tutte quelle situazioni di degrado nel paese per cui è richiesto un pronto intervento delle autorità competenti. Lo chiediamo dal lontano 2012 senza riscontro dall’Amministrazione. E pensare che nel programma della coalizione di centrosinistra del 2012 vi era scritto esplicitamente: “Pronto intervento cittadino – Implementazione di servizi di geolocalizzazione di guasti, bidoni pieni, vandalizzazioni, dissesto stradale, problemi di viabilità per un ‘pronto intervento’ e per il continuo miglioramento della città”.
Sinora, le belle parole sono rimaste lettera morta. Questa maggioranza è stata anche in grado di bocciare la nostra mozione affinché i cittadini potessero avere, in futuro, uno strumento semplice ed efficace per rendere Polignano migliore e più efficiente. Incredibile!


Leggi anche:
- Decoro Urbano: attiviamo Polignano?
- Per chi ama davvero Polignano ecco il servizio gratuito "Decoro Urbano"
...attendiamo ancora risposta alla nostra richiesta, protocollata nell'ottobre 2012, di adozione della piattaforma decorourbano.org


Il nostro profilo DU: http://www.decorourbano.org/vedi-profilo/?idu=14101


"Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso di idioti" (Jaggi Vasudev).


Inviateci le vostre segnalazioni:
- facebook: MoVimento 5 Stelle Polignano
- email: polignanorevolution@gmail.com


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