28 luglio 2016


Petrolio - il documentario a Polignano a Mare



Era stato promosso dal Sindaco Domenico Vitto, con tanto di promesso Patrocinio del Comune di Polignano, ma il documentario “Petrolio” lanciato in concomitanza con la campagna referendaria no-triv dello scorso aprile non ha mai ottenuto alcun sostegno dall’Amministrazione di centrosinistra alla guida del paese. Nonostante le reiterate richieste, infatti, il documentario (autoprodotto per dare voce a tutti coloro che reputano la scelta del puntare ancora sulle trivellazioni come priorità un errore) non ha raccolto che silenzi dal Primo Cittadino e dalla sua Giunta. Domenico Vitto non si è neppure presentato alla conferenza stampa di presentazione che si tenne a Bari il 7 aprile scorso.

FAX - 23.07.2016

Forse il Sindaco sarà stato folgorato sulla via di Damasco da un’apparizione renziana che coinciderà con favori nel suo amato PD alle prossime tornate elettorali, di certo non ci saremmo aspettati un così repentino passo indietro sulle posizioni precedentemente prese dal Primo Cittadino, financo disposto a stracciare la tessera del Partito Democratico se non fossero state bloccate le autorizzazioni nell’Adriatico. Non ci restava che sostenere noi la proiezione di questo documentario d’inchiesta, firmato da Silvio Giannini, sulle concessioni governative per la ricerca e la coltivazione di idrocarburi nel nostro mare. Almeno così Polignano potrà mantener fede al proprio patrocinio.
L’appuntamento, rigorosamente gratuito ed aperto a tutti i cittadini, è per sabato 30 luglio in piazza San Benedetto a Polignano, con inizio alle ore 21.30.

https://www.youtube.com/watch?v=EpBcck-Tirg


BLU - 29.07.2016


LA VOCE DEL PAESE - 29.07.2016


FAX - 06.08.2016



Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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27 luglio 2016


Rubrica "Degrado Urbano": Due in uno in Quintavalle


Torna “prepotentemente” tra le segnalazioni di degrado il quartiere Quintavalle. In particolare il parchetto per i cani (e/o per bambini), come da foto allegate, in cui c’è il solito spreco di acqua dall’impianto di irrigazione, lo stesso sprecone delle aiuole del municipio. Evidentemente sono in programmazione ben due piscine comunali.

VDP - 29.07.2016


Ma non finisce qui.. La plancia per i manifesti che vedete a terra si trovava, ed era in buona salute, sul lato destro, adiacente a via Berlinguer: cosa sarà successo? Ma soprattutto quando verrà rimosso e ripristinato, considerando che è li da due settimane? Noi ci proviamo a dare il tempo all’Amministrazione di adempiere, ma figuriamoci, aspettiamo da ormai quasi 4 anni che venga adottata una piattaforma gratuita (decorourbano.org) per segnalare queste cose direttamente agli uffici comunali…

+++ Aggiornamento +++

A distanza di qualche giorno possiamo constatare con piacere che quantomeno il cartellone abbandonato è stato rimosso. Una piccola grande vittoria per i cittadini polignanesi!

 

Leggi anche:
- Decoro Urbano: attiviamo Polignano?
- Per chi ama davvero Polignano ecco il servizio gratuito "Decoro Urbano"
...attendiamo ancora risposta alla nostra richiesta, protocollata nell'ottobre 2012, di adozione della piattaforma decorourbano.org

Il nostro profilo DU: http://www.decorourbano.org/vedi-profilo/?idu=14101

"Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso di idioti" (Jaggi Vasudev).

Inviateci le vostre segnalazioni:
- facebook: Polignano R-Evolution
- email: polignanorevolution@gmail.com


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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26 luglio 2016


Intervista rilasciata a "La Voce del Paese" - 22.07.2016



Gent.mo Direttore,

per rispondere alla sua intervista basta riprendere l’ormai noto “Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento” che sottoscrivemmo a febbraio 2013 quando accettammo la candidatura: “L’indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato). I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo” e poi ancora: “Le persone eventuali di supporto ai parlamentari se previste per legge, per la loro attività non potranno superare un rimborso economico di 5 mila euro lordi mensili”.
Insomma, questo è sufficiente per rispondere ma siamo ben contenti di ricevere queste domande puntuali su ogni nostra spesa. Noi non abbiamo nulla da nascondere anche perché siamo gli unici parlamentari nella storia della Repubblica Italiana ad aver restituito agli italiani 59 milioni di euro tra rimborsi elettorali e stipendi. Se quest’opera di controllo fosse stata fatta con tutti i politici, oggi non avremmo amministratori che siedono da più di 20 anni in consiglio o amministratori che percepiscono vitalizi faraonici, ma confidiamo nella sua etica di giornalista.

LA VOCE DEL PAESE - 22.07.2016



1) Perché rendicontare sino a febbraio, se altri colleghi riescono ad aggiornare quasi in tempo reale (Bernini, Caso, Chimienti solo per citarne alcuni, in totale sono 12)? sono mosche bianche del movimento, particolarmente solerti agli impegni? Oppure?
Come già detto nell’articolo pubblicato dalla Vs testata lo scorso numero, la restituzione ha cadenza trimestrale o bimestrale. In sostanza ci diamo una data entro cui fare tutti i bonifici sul fondo di garanzia per le PMI. Alcuni li fanno mese per mese altri tutti insieme nell’ultimo mese. È solo questione di abitudine, l’importante è restituire come pattuito con i cittadini.

2) Entrambi percepite lo stesso stipendio (3.276,40 €) e per febbraio riversate la stessa cifra 1.970,15 €. Nulla da obiettare visto che le indennità le consideriamo giustamente riconosciute a chi rappresenti le istituzioni come giusto indennizzo per l’attività svolta. E 3.000 e passa € lordi sono sicuramente un’indennità di tutto rispetto se paragonato allo stipendio medio degli italiani. Entriamo invece nel merito dei rimborsi. Prendiamo ad esempio l’on. Scagliusi, anche se è opportuno premetterlo analogamente si potrebbe procedere sui rimborsi dell’on. L’Abbate. Riceve 8.391,84 € forfettari restituendo (solo) 1.433,51. Ovvero le spese per lo svolgimento del suo incarico sono circa 7.000 €. Confermate?
Come abbiamo avuto modo di spiegare nella risposta pubblicata dalla Vs testata la scorsa settimana, i rimborsi variano di mese in mese. Infatti ci sono dei rimborsi, come per esempio quelli per le spese telefoniche, che vengono accreditati solo in alcuni mesi dell’anno ma che, tuttavia, andrebbero spalmati su più mesi. Per questo, ci sono mesi che riusciamo a restituire di più e mesi che restituiamo qualcosa in meno. Quello che ancora le sfugge, a quanto pare, è che nonostante il termine sia fuorviante, i rimborsi vengono elargiti dalla Camera dei Deputati in modo forfettario e non su nostra richiesta. La differenza sta nel fatto che, mentre i deputati degli altri partiti li incassano tutti indistintamente, noi prendiamo solo quello che abbiamo anticipato di tasca nostra, restituendo la parte eccedente.

3) Entriamo nel merito, e perdonateci i conti della serva che stiamo per fare. Sappiamo che i due parlamentari polignanesi condividono lo stesso alloggio a Roma. E’ vera questa informazione? Perché spendere 2.600 € di affitto? Perché optare per luoghi centrali della capitale per vivere e non scegliere luoghi più periferici ed economici?
In realtà viviamo insieme ai nostri collaboratori. Abbiamo provato ad abitare in zona periferica per ben un anno e mezzo ma con gli orari totalmente aleatori dei lavori parlamentari era praticamente impossibile. Poi c’è da precisare che tutti gli uffici con cui ci relazioniamo (Ministeri, Enti statali, ecc.) sono tutti in centro per cui è molto più semplice avere più incontri nello stesso giorno.

LA VOCE DEL PAESE - 22.07.2016







4) 910 € di trasporto di cui oltre 350 € di taxi…, 300 per noleggio auto, 190 per carburante. Perché non essere trasparenti e pubblicare tutte le missioni che concorrono a determinare queste spese?
Se hai tre appuntamenti in un’ora in posti diversi perché in uffici diversi, puoi solo spostarti in taxi. In un paese in cui i trasporti pubblici non sono efficienti non hai alternative se vuoi realmente impegnarti nel tuo lavoro. Stessa cosa per il noleggio auto o carburante. Purtroppo ci sono zone dell’Italia che puoi raggiungere solo in auto.

5) Avete mai chiesto il rimborso per le spese di trasporto che vi portano ad essere a Polignano quasi ogni fine settimana?
No, dato che a tutti i deputati della repubblica viene data la possibilità di spostarsi in treno o in aereo con il tesserino da parlamentare semplicemente prenotando il posto. Come abbiamo già avuto modo di dimostrare in passato, quando troviamo posto in seconda classe sul treno, non esitiamo mai a scegliere questa opzione che, tra tutte, è la meno onerosa per i cittadini italiani.

6) 738 € di vitto, tutti per pranzi e cene in luoghi pubblici. Quasi si potrebbe dire che un albergo sarebbe più conveniente, se l’alloggio (così caro) è utilizzato solo per il ristoro notturno. A dicembre e gennaio le spese che dovrebbero essere fisse, variano. Come mai? Si lavora di più in corrispondenza delle festività natalizie?
Come già scritto nella riposta alla domanda n. 2, le spese variano perché variano anche i rimborsi che non sono uguali mese per mese. Tuttavia, se dopo aver riletto la risposta alla domanda di cui sopra la cosa non sia ancora chiara, la invitiamo a porgere la stessa alla Camera dei Deputati.

7) La parte rilevante è relativa però ai compensi per i collaboratori: 3.741,00 € e comprende stipendi, tasse, contributi, eventuali corsi di formazione, rimborsi spese e altro. Anche il commercialista (75€) è pagato dai cittadini… Nella lettera avete riferito che provvedete a chiedere il rimborso per le spese telefoniche dei vostri collaboratori. Non percepiscono già uno stipendio di alto livello?
La cifra di 3.741 euro destinata alla voce “collaboratori” include circa 1.000 euro al mese di F24 (anche questo può variare di mese in mese), l’accantonamento mensile per il TFR, un rimborso per le spese di viaggio e la spesa per il commercialista che elabora la busta paga del collaboratore. Quello che resta, ancora lordo, diventa poi netto, dopo una ulteriore decurtazione. Inoltre, dal momento che i deputati non sono sostituti d’imposta, i collaboratori si accollano le ulteriori tasse previste percependo, alla fine della fiera, uno stipendio mensile che supera di poco 1.500 euro mensili. In molte, moltissime aziende, le spese telefoniche vengono riconosciute, se non a tutti, almeno ai più stretti collaboratori, soprattutto ove questi hanno la necessità di contattare numeri al di fuori dei confini nazionali e/o internazionali. Quindi, sulla base di quanto detto, non capiamo quale sia l’anomalia relativamente alle spese telefoniche e non capiamo secondo quale logica il collaboratore dovrebbe pagare le spese telefoniche sostenute per svolgere la sua attività di supporto al parlamentare.

8) Chi sono i collaboratori dei nostri parlamentari 5stelle? Come sono stati reclutati? Vivono nei vostri alloggi o provvedono autonomamente? Avete svolto procedure di evidenza pubblica o avete cercato nel vostro entourage persone di fiducia?
A questa domanda abbiamo risposto più volte da due anni a questa parte ed i lettori ne sono pienamente al corrente. Veramente strano che dopo tutto questo tempo e dopo che in tante occasioni siano stati presenti con noi negli incontri di piazza, si chieda ancora chi siano. Il collaboratore parlamentare rappresenta l’uomo di fiducia di ciascuno di noi deputati. Infatti, il collaboratore parlamentare deve essere colui che aiuta il deputato nella gestione quotidiana del suo mandato. Si occupa di approfondire le tematiche che riguardano il deputato, dei suoi atti ispettivi, della stesura di proposte di legge, della sua immagine istituzionale e sui social network, della sua corrispondenza, del suo calendario di appuntamenti, dei suoi contatti e dei rapporti con la stampa. Per questo motivo, abbiamo preferito scegliere una persona di fiducia che ci accompagnasse in questa avventura e della quale avevamo già avuto modo di apprezzare le capacità umane e professionali.

9) Se l'incarico è fiduciario, perché ricorrete a soldi pubblici per i compensi e i rimborsi di tali collaboratori?
Perché lo dice la legge. Abbiamo proposto ai partiti di eliminare il rimborso per i collaboratori e di farli assumere direttamente dalla Camera dei Deputati come avviene nel Parlamento Europeo ma il PD ha bocciato la nostra proposta forse perché a molti fa comodo ricevere rimborsi netti per poi sottopagare i propri collaboratori.

10) Perché i nostri esponenti 5stelle e in generale tutto il movimento ritiene di dovere chiedere rimborsi spese? Non è in contraddizione con quanto professate rispetto la spesa pubblica?
Perché sono previsti per tutti i contratti pubblici e alcuni privati.

11) Non sarebbe veramente rivoluzionario non chiedere i rimborsi? Lo stile di vita da parlamentare ha davvero bisogno di 11000€ al mese? E come può questo essere compatibile con la realtà economica nazionale?
È proprio per questo che noi rinunciamo al 50% dello stipendio ed ai rimborsi non utilizzati. In più rinunceremo all’assegno di fine mandato ed abbiamo già rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali. Ad oggi solo noi abbiamo rinunciato a circa 300.000 euro dei nostri stipendi e li abbiamo versati nel fondo di garanzia per le PMI da cui hanno attinto anche quattro imprese di Polignano. Questa per noi è una grandissima soddisfazione ed a breve il bilancio aumenterà perché sappiamo che ci sono molti altri polignanesi che riusciranno ad avviare una attività proprio grazie al fondo rimpinguato dai nostri stipendi. Il bello è che nel M5S tutti si decurtano lo stipendio a qualsiasi livello, sindaci, consiglieri regionali ecc. se il prossimo Sindaco di Polignano sarà del M5S si decurterà lo stipendio come anche il Presidente del Consiglio ed il vicesindaco.
Direttore ci sorprende! Ha dimenticato, infatti, di farci una ulteriore domanda che ci pone costantemente dal 2013: in caso di completamento del mandato percepirete il vitalizio? Le veniamo incontro dandole ancora una volta la stessa risposta: da questa Legislatura, ovvero la XVII, non esiste più il vitalizio per i parlamentari, in stile Cicciolina o Mimmo Lomelo per intenderci, ma si è passati al sistema di calcolo della pensione in base ai contributi effettivamente versati come avviene per la generalità dei lavoratori. Per cui, noi non riceveremo nessun vitalizio. Ricordiamo anche che noi rinunceremo all’assegno di fine mandato e che il nostro gruppo ha già rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali e tutti noi parlamentari M5S ci dimezziamo gli stipendi che, insieme alla parte di rimborsi non utilizzata, vanno a finire in un fondo per il Microcredito atto a finanziare le piccole e medie imprese di cui ne hanno beneficiato già quattro imprese polignanesi. Il Sindaco Vitto ed il Presidente del Consiglio Pellegrini potrebbero copiarci e versare parte dei loro stipendi rispettivamente di 2.723,30 euro ed 1.497,80 euro sul fondo. Diverso discorso va fatto per il Vice Sindaco Lomelo che potrebbe tenersi i 1.225,50 euro circa di stipendio e versare sul fondo i 9.606,04 euro di vitalizio al mese che percepisce dal giugno 2010, ovvero dall’età di 56 anni e con appena 12 anni di “contributi”. Per facilitargli il compito gli riportiamo l’Iban IT61Z0100003245348018369300.


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25 luglio 2016


"Cosa vuoi fare da grande? Io voglio fare il posto fisso" (cit.)


Leggere il programma con cui Vitto ha chiesto i voti ai polignanesi e poi confrontare la realtà dei fatti è un esercizio troppo straziante per quei cittadini che ingenuamente hanno affidato la guida del paese a questa Amministrazione. Le incongruenze, infatti, sono di una evidenza così tale che la rabbia per la plateale presa in giro sale vertiginosamente. Riprendiamo una delle tante promesse fatte da Vitto & Co. in campagna elettorale: “Nuove modalità di conduzione dei concorsi - Laddove l’amministrazione dovesse avere necessità di assumere nuovo personale i relativi concorsi dovranno essere espletati col massimo della trasparenza e con metodi che non diano adito a dubbi o a possibilità di preferire un concorrente all’altro. La meritocrazia dovrà essere l‘unico elemento di cui tener conto per le assunzioni.”.

FAX - 23.07.2016


Quindi, nel caso in cui ci fosse stato bisogno di fare assunzioni, Vitto avrebbe dovuto farle con concorso pubblico in maniera meritocratica e nel rispetto della legge. Tutto ciò nel fantastico mondo delle promesse di Vitto. Tornando alla dura realtà, invece, vediamo come si è comportata l’Amministrazione da lui guidata. Da quando Vitto si è insediato ha espletato tre concorsi di dubbia liceità (di cui due palesemente illegittimi), ha spostato due dipendenti con un “atto di indirizzo” (la cui liceità è dubbia) ed ora ha affidato con Determinazione DSG n. 00681/2016 del 04.07.2016 ad un’agenzia interinale il compito di selezionare un “Assistente tecnico categoria giuridica B posizione economica B3 da destinare all’Area V Lavori Pubblici – Sicurezza sul Lavoro – Demanio e Patrimonio – SUAP”. Insomma, la confusione nella gestione del personale regna sovrana ma le domande che tutti i polignanesi si pongono sono: cui prodest? Perché prima di assumere nuovo personale non si è fatto monitoraggio delle competenze che già ci sono tra il personale in servizio? Crediamo sia lecito per i polignanesi porsi queste domande e vista la mancanza di trasparenza, crediamo sia lecito anche pensare che forse tali procedure potrebbero servire per favorire qualcuno mandando alle ortiche la tanto sbandierata meritocrazia e giustizia sociale.

BLU - 29.07.2016


C’è però un’altra questione su cui vogliamo porre l’attenzione. Non è etico per un’Amministrazione che si definisce di sinistra rivolgersi ad un’agenzia interinale. Tali agenzie, infatti, lucrano sulla pelle dei giovani perché il loro unico interesse è quello di piazzare contratti e non realizzare quelle che sono le aspettative e le attitudini professionali e scolastiche del lavoratore. Le agenzie interinali intascano soldi pubblici: 35 euro l’ora per l’orientamento più rimborso elevato in casi di raggiungimento del risultato, cioè la stipula di un contratto di lavoro ma, in subordine, una “quota fissa” in caso di mancato raggiungimento. E dire che in maggioranza c’è un partito come Sel che si definisce “vicino” ai lavoratori… Insomma, Vitto ha preso in giro tutti i giovani polignanesi illudendoli di voler spazzare via la infame logica clientelare o del favore “all’amico dell’amico”. I polignanesi però hanno aperto gli occhi ed alle prossime elezioni sapranno prendersi una bella rivincita.


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24 luglio 2016


Arif: Basta rimandare. Approvare subito mozione di riduzione delle tariffe


Gli agricoltori sono sul piede di guerra per l’aumento delle tariffe irrigue. Un aumento che avrebbe dovuto portare maggiori servizi ed efficientamento, ma così non è stato. Sono trascorsi due mesi da quando le consigliere regionali 5 Stelle Antonella Laricchia e Rosa Barone hanno depositato una mozione per bloccare e ridurre gli aumenti in corso delle tariffe irrigue. Ma il Governo di Michele Emiliano, che si sta distinguendo per il suo lassismo e la poca voglia di lavorare come denunciato dalla stampa, ne rimanda puntualmente la discussione all’ordine del giorno.

FAX - 23.07.2016


Incredibilmente tutto ciò accade in un periodo in cui, peraltro, si richiede un fabbisogno maggiore di acqua per irrigare e in cui gli agricoltori sono già abbastanza vessati dalle calamità naturali e da un mercato che rende poco. Ora le tariffe sono quasi raddoppiate e nella provincia di Bari dove vi è il costo maggiore, da € 0,34 a € 0,58 al metro cubo, è previsto, come fu deciso dal governo Vendola, un aumento fino a €0,70. Eppure sono tutti pronti, a parole, a riempirsi la bocca con gli sforzi dei nostri agricoltori quando decantano che la Puglia è una delle regioni più produttive in Italia e con il maggior numero di aziende agricole. Secondo l’ultimo censimento ISTAT del 2014, la Puglia detiene il 16,8% delle aziende agricole italiane che sospingono il PIL regionale. I nostri agricoltori dunque non possono sostenere ulteriori costi e vessazioni.


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20 luglio 2016


Il territorio si tutela con il PUG!


Le ultime vicende su “Parco dei Trulli” hanno fatto saltare sulla sedia tutti i polignanesi e hanno fatto scattare diversi interrogativi. Com’è possibile che l’Amministrazione Vitto abbia approvato una variante di PRG (Piano Regolatore Generale Comunale) pochi mesi prima della messa in asta di alcuni terreni della lottizzazione? È possibile che l’Amministrazione non fosse a conoscenza della situazione al momento dell’approvazione? A chi giova tutto ciò? Effettivamente le date “scagionerebbero” gli amministratori dato che la variante è stata votata in consiglio a marzo 2016 mentre la pubblicazione dell’asta è risalente a maggio 2016 e prima di allora, nessuno poteva sapere che quei terreni sarebbero andati all’asta e né tantomeno il Comune aveva l’obbligo di verificare. Poi è arrivata l’intervista dell’Assessore all’Urbanistica Mariella Annese che, anziché chiarire la situazione, non ha fatto altro che far aumentare i dubbi nella mente dei polignanesi. L’Assessore, infatti, ha giustificato l’approvazione della variante con questa scusante: “l’interesse pubblico che abbiamo perseguito era quello di salvaguardare gli interventi sulla costa senza la parte speculativa delle residenze che vi era prima”.

BLU - 29.07.2016


Quindi, secondo l’Assessore Annese per tutelare la costa bisogna fare, ogni volta, varianti ad hoc al piano regolatore. Sembra proprio che programmazione del territorio e adozione del PUG (Piano Urbanistico Generale) siano parole sconosciute per questa Amministrazione. Eppure il programma con cui la coalizione di centrosinistra ha chiesto il voto ai polignanesi parlava chiaro.
Nel documento programmatico della coalizione Vitto, si leggeva (ora purtroppo non è più online, chissà per quale ragione) infatti: “PUG, partecipazione civica - Sblocco delle maglie con progetti già approvati ed introduzione dello strumento del P.U.G. (Piano Urbanistico Generale), attraverso una serrata partecipazione civica, interistituzionale e una co-pianificazione alla formazione del processo di costruzione del piano con forme partecipative già sperimentate, quali i forum cittadini, assemblee cittadine, assemblee di settore, per il coinvolgimento della comunità locale”. In altre parole, introduzione del PUG attraverso il coinvolgimento cittadino in tutte le forme possibili. Il mandato è quasi finito e non si è visto nulla di tutto questo.

FAX - 16.07.2016


L’Assessore Annese prima di fare questa affermazione avrà letto cosa prometteva Vitto ai polignanesi? Fino a quando Polignano non si doterà di uno strumento urbanistico adeguato che garantisca il vero sviluppo della città e l’interesse collettivo, non andrà da nessuna parte. Un’Amministrazione seria dovrebbe fare questo. Amministratori seri fanno quello che promettono. In sostanza se nell’affaire di Parco dei Trulli le carte sono certamente in regola (sono bravissimi a sistemare le carte), i dubbi verso le scelte di questa maggioranza restano, anche perché più i componenti dell’Amministrazione parlano e più si danno la cosiddetta ‘zappa sui piedi’. Apprezzavano il silenzio sia Buddha che meditava sulle sponde del fiume Nairanjana, sia Gesù che pregava nel deserto, sia il profeta Maometto nelle grotte del Monte Hera, sia Lao-Tse sulle montagne della Cina ma non l’Amministrazione Vitto che più parla e più si autodanneggia. D’altronde quando le promesse restano tali e si distaccano dall’operato reale, la caduta poi diventa molto dolorosa. Ora Vitto, se è veramente il Primo Cittadino che dice di essere, si faccia promotore di un azionariato popolare, metta su una cooperativa in grado di rilevare i terreni e crei dei posti di lavoro per i tantissimi giovani disoccupati: almeno questa variante sarà servita ai cittadini polignanesi!


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19 luglio 2016


Rubrica "Degrado Urbano": La fontana dei rifiuti



Le situazioni di degrado, purtroppo, non interessano solamente il centro cittadino di Polignano o gli innumerevoli punti di sversamento illegale e incivile dei rifiuti nelle periferie su cui dovrebbe agire la mano di Palazzo di Città con le tanto promesse “telecamere mobili” di cui, ad oggi, non si ha notizia né dell’operato né dei risultati. Non se la passan granché bene neppure le campagne e questa volta la segnalazione di voi lettori ci è giunta dalla contrada Barracca dove alla fontana pubblica nei pressi del semaforo con l’incrocio per San Cosimo/Il Cristo la situazione è quella che vedete in foto. Lattine di olio, bottiglie di vetro con passata di pomodoro all’interno, numerose bottiglie di plastica, cartoni, cassette, cartacce, bagnoschiuma, rimasugli alimentari e chi più ne ha più ne metta. Una situazione ben poco igienica e sicuramente indecorosa.

LA VOCE DEL PAESE - 15.07.2016



Nell’attesa di vedere all’opera la Giunta di centrosinistr(i)a non possiamo che rinnovare l’invito all’approvazione dell’utilizzo dell’applicazione “decoro urbano”, come da nostra richiesta datata 12.10.2012 (sono trascorsi più di tre anni!). Si tratta di un’applicazione gratuita che permette a chiunque di segnalare ciò che non va nella nostra Polignano e della (eventuale) successiva presa in carico da parte degli organi competenti. Attendiamo fiduciosi, con la speranza di avere, in futuro, una Polignano migliore e più pulita.

Leggi anche:
- Decoro Urbano: attiviamo Polignano?
- Per chi ama davvero Polignano ecco il servizio gratuito "Decoro Urbano"
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17 luglio 2016


Scompare la centralina per il monitoraggio dell'aria


La tanto annunciata ed agognata centralina per il monitoraggio dell’aria dell’ARPA Puglia, installata più di un mese fa nei pressi del depuratore, scompare da un giorno all’altro. Grazie alla consigliera regionale Antonella Laricchia, abbiamo chiesto formalmente chiarimenti all’ARPA su che fine abbia fatto la centralina e tutti i dati finora raccolti qualora fosse mai entrata in funzione.
Sul sito ufficiale dell’ARPA al link http://www.arpa.puglia.it/web/guest/qariainq, in cui dovrebbero essere pubblicati i dati giornalieri di tutti i punti in cui vi è rilevamento della qualità dell’aria, Polignano è in effetti assente. Eppure era lì, proprio nei pressi delle vasche del depuratore, che ha recato a residenti polignanesi e turisti non pochi problemi. E proprio oggi in Regione il MoVimento 5 Stelle ha depositato una interrogazione riguardante il monitoraggio dell’aria in tutta la Regione, rivolta al Presidente Emiliano e all’assessore alla Qualità dell’Ambiente Santorsola, per chiedere conto del rispetto delle direttive europee e trasparenza sui dati raccolti e sulla pianificazione regionale in materia di qualità dell’aria ambiente.
Per mesi questa amministrazione ha rassicurato i cittadini e fatto promesse, troppo spesso li ha delusi. Dobbiamo imparare che, purtroppo, verba volant e da cittadini dobbiamo pretendere che ogni cosa sia pubblica e nero su bianco. Ora attendiamo una risposta celere ed esaustiva dalla ARPA Puglia.

FAX - 16.07.2016


+++ Aggiornamento +++

La risposta di ARPA Puglia è giunta dopo circa una settimana: “la campagna di monitoraggio della qualità dell’aria con laboratorio mobile nel sito del depuratore AQP di Polignano a Mare (BA) è stata avviata il 2 luglio ed è tuttora in corso. I dati vengono validati giornalmente […] Al termine del monitoraggio, previsto per inizio agosto, verrà redatta una relazione di sintesi che sarà resa pubblica all'indirizzo http://www.arpa.puglia.it/web/guest/relazioni_aria”.
Non del tutto soddisfatti abbiamo chiesto ulteriori chiarimenti per capire se effettivamente la centralina sia stata rimossa e perché e dove esattamente sia ubicata ora. Sembrerebbe lato mare e non più lato strada dove era stata inizialmente collocata. Di sicuro, come gli stessi rappresentanti del Comitato SOS Depuratore sottolineano, avrà registrato i picchi di valori fuori norma in concomitanza dell’incendio del 15 luglio scorso. Attendiamo una risposta celere ed esaustiva da ARPA Puglia nell’attesa di vedere il primo report del monitoraggio che pretendiamo sia continuo nel tempo e non a termine come sembrerebbe presagire la risposta dell’Ente regionale.

FAX - 23.07.2016



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16 luglio 2016


Caro Direttore ecco i conti. Quelli Corretti


"Egregio Direttore,

Le chiediamo gentilmente spazio sul Suo giornale per replicare all’articolo pubblicato a pagina 2, nell’edizione dell’8 luglio scorso intitolato: “Facciamo i conti ai nostri Parlamentari”.
Innanzitutto ci preme rassicurare i cittadini polignanesi ed italiani sul rischio di espulsione da lei prospettato. Il M5S espelle i deputati che non rispettano i patti presi con i cittadini in campagna elettorale, non a casaccio. Come abbiamo avuto modo di spiegare più volte, le rendicontazioni avvengono con cadenza trimestrale (a volte bimestrale). Ad oggi, l’ultima restituzione con la quale si sono raggiunti oltre 17,5 milioni di euro, è avvenuta a seguito della rendicontazione fatta fino al 29 febbraio scorso. Tuttavia, chi tra deputati e senatori 5 Stelle (perché lo ricordiamo, restituisce solo il M5S) si è voluto portare avanti con le rendicontazioni (circa una trentina tra deputati e senatori) ha potuto farlo in attesa del prossimo “Restitution day” entro il quale tutti i deputati ed i senatori 5 Stelle avranno rendicontato i mesi di marzo, aprile e maggio. Pertanto, sottolineando ancora una volta la nostra perfetta sintonia con le promesse fatte ai cittadini in campagna elettorale e con tutti gli altri deputati e senatori, le facciamo sapere sin da ora che saremo felicissimi di utilizzare lo spazio messo a disposizione dal suo giornale per comunicare la data della prossima restituzione, non appena definita.
Per cominciare, il suo articolo indicava in € 8.500 l’indennità (stipendio) ricevuta da Scagliusi per il mese di febbraio scorso. Tuttavia, questo è assolutamente privo di qualsiasi fondamento. Come è stato sempre detto e fatto, i deputati ed i senatori del M5S si tagliano lo stipendio fino ad arrivare a € 5.000 lordi che, nel caso di Scagliusi, diventano circa € 3.000 netti al mese (in funzione delle tasse comunali e regionali applicate dove vive ciascun parlamentare). Infatti, l’indennità percepita da Scagliusi non è la somma delle due cifre scritte sulla scheda di Scagliusi, tutt’altro. Su tirendiconto.it, relativamente a febbraio 2016 (consultabile online da chiunque) è indicato che Scagliusi anziché percepire € 5.246 netti, cioè quanto intascano tutti i deputati degli altri partiti, ha percepito € 3.276 euro di indennità, restituendo così circa 1.970 euro della sua indennità ai cittadini italiani, in particolare alle piccole e medie imprese.
In merito ai rimborsi, innanzitutto ricordiamo che al momento vengono distribuiti in maniera forfettaria dalla Camera dei Deputati, almeno fino a quando non saremo noi al Governo del Paese. Servono per coprire le spese sostenute dal deputato ed includono: vitto e alloggio a Roma, spese legate all’assunzione del collaboratore parlamentare, spese telefoniche, spese legate alla consultazioni di basi di dati, spese di trasporto legate sia agli spostamenti a Roma che a quelli legati all’esercizio di delegato OSCE (di cui Scagliusi è membro) e a tutto quello che comprende l’esercizio del mandato di un parlamentare.
Ebbene, su un totale forfettario di 8.391 euro di rimborsi ricevuti a febbraio, di cui fanno parte anche 1.200 euro di spese telefoniche che vengono versate una volta all’anno (che quindi per correttezza andrebbero spalmati su 12 mesi e non solo su febbraio) Scagliusi ha restituito 1.433 euro arrivando ad una restituzione totale, per il mese di febbraio 2016, di oltre 3.400 euro. Restituzione che, nel computo generale, per Scagliusi ammonta a circa 147.000 euro. Ad oggi i 5 Stelle sono stati gli unici parlamentari a restituire soldi di cui, anche nella nostra Polignano, hanno potuto beneficiare piccoli e medi imprenditori attingendo al fondo dove vengono versate le somme eccedenti: invitiamo anche i politici polignanesi a far la loro parte, comunicando loro ancora una volta l’IBAN per facilitargli il compito IT61Z0100003245348018369300.

LA VOCE DEL PAESE - 15.07.2016


Non capiamo dove lei (o chi per lei) abbia letto 400 euro di spese telefoniche visto che la scheda di Scagliusi, sempre sullo stesso sito, indica che a febbraio il deputato ha speso circa 157 euro (per una fattura bimestrale che include 2 SIM, una personale ed una per il collaboratore a circa 40 euro al mese cadauna, vista la necessità di avere profili tariffari inclusivi delle chiamate UE ed extra UE per i contatti con le ambasciate ed i consolati all’estero). Sottolineiamo, infine, che le spese di trasporto, oltre ad includere eventuali viaggi con auto a noleggio (proprio per risparmiare) in giro per l’Italia ad incontrare i cittadini o per partecipare ad incontri tematici, in alcuni mesi includono anche rimborsi spese di viaggio (anche intercontinentali) effettuati in qualità di delegato OSCE.
Caro Direttore, di certo non siamo stati noi a creare il clima di totale rancore e confusione che regna sovrano in Italia nei confronti della classe politica. Piuttosto la colpa andrebbe ricercata nella gestione scellerata e inconcludente proprio della classe politica che si è spalleggiata da destra a sinistra negli ultimi venti anni. Siamo tuttavia d’accordo con lei quando dice che “i problemi della politica siano altri”. Ma riteniamo che in un periodo di difficoltà simile per le famiglie e le imprese italiane, i politici debbano dare un segnale, anche e soprattutto per rendersi di nuovo credibili agli occhi dei cittadini e riavvicinarli alle istituzioni. A tal proposito, siamo convinti che per i cittadini sarebbe molto più interessante parlare di quanto l’Italia sprechi per il capriccio dell’Air Force Renzi, un giocattolino fortemente voluto dal premier che costerà 40.000 euro al giorno ed è già costato 175 milioni di euro di soldi pubblici o, per esempio, per rimanere sul locale, fare le pulci ai computi metrici preventivi e consuntivi dei lavori pubblici eseguiti nel nostro paese o ai concorsi che continuano ad essere espletati in maniera quantomeno irregolare se non illecita, nonostante le vacue promesse da campagna elettorale. Al direttore, la scelta editoriale".

Emanuele Scagliusi
Giuseppe L'Abbate


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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13 luglio 2016


Concorso illegittimo: Resti di stucco? È un Vittotrucco!


Ricordate il concorso varato dall’Amministrazione Vitto per un posto di “istruttore direttivo tecnico, responsabile del rilascio autorizzazioni paesaggistiche” con durata di 12 mesi? Ne denunciarono l’illegittimità con tanto di esposto alla Procura della Repubblica, mentre da Palazzo di Città giunse una imbarazzante difesa da far rabbrividire anche il peggior avvocato del Foro. Ovviamente l’Amministrazione Vitto ha tirato dritto per la sua strada infischiandosene dell’illegittimità, certa del fatto che nessuno avrebbe ricorso al Tar. D’altronde, chi spenderebbe 500 euro di ricorso più spese legali per un posto di lavoro di soli 12 mesi?! Ma è proprio qui che scatta il “Vittotrucco”.
Basta vedere, infatti, il programma di previsione nella sezione ‘Programmazione del fabbisogno personale’ per trovare tra il ‘Personale con rapporto di lavoro a tempo determinato’ proprio la figura di ‘n. 1 posto con il profilo professionale di istruttore direttivo tecnico – Responsabile rilascio autorizzazioni paesaggistiche full-time’. Il tutto per ben 3 anni: 2016-2017-2018.

FAX - 09.07.2016



Ma come, l’Amministrazione espleta un concorso (illegittimo) per un posto di lavoro per soli 12 mesi e poi nel programma di previsione si accorge di aver bisogno di quella figura professionale per tre anni? Perché non è stato espletato direttamente un concorso con la durata di tre anni?.
Due gli scenari possibili: o l’Amministrazione Vitto è incompetente e non sa gestire la pianta organica del Comune, navigando totalmente a vista. A conferma di ciò la protesta che si è tenuta due settimane fa proprio dai dipendenti di Palazzo di Città. Oppure l’Amministrazione Vitto utilizza le assunzioni in funzione delle imminenti elezioni amministrative.
Ci auguriamo vivamente di escludere qualche ulteriore cavillo in grado di trasformare magicamente questa figura in un posto di lavoro a vita, la normativa dovrebbe vietarlo ma il PD ci ha abituato a qualsiasi escamotage, come è già accaduto in Regione Puglia nell’ultimo concorso. Allora sarà proprio vero che ‘resti di stucco? È un Vittotrucco!’.


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9 luglio 2016


Rubrica "Degrado Urbano": Il seccatutto killer di Port'alga



In seguito alla segnalazione di alcuni cittadini, anche questa volta, abbiamo ritenuto opportuno informare i polignanesi sulle azioni intraprese dall’Amministrazione che poco hanno a che fare con il buon senso, specialmente se ad essere minacciata è la nostra salute. Le comunicazioni ricevute, riportano che nei terreni incolti sulla via di Port’Alga, oltre quelli adiacenti il depuratore, vi sono dei cartelli (vedi foto), con la dicitura: “Zona Diserbata, data dell’effettuato trattamento e data previsto rientro”.
Una situazione che ricorda molto da vicino quella delle palme trattate per il punteruolo rosso dove, nel relativo cartello, veniva riportata solamente la data del trattamento e – solamente dopo ben 8 mesi ed in seguito alla nostra sollecitazione – veniva finalmente aggiunto il nome del prodotto utilizzato ma non ancora la data di rientro. Allora come oggi si evince la superficialità con cui vengono informati i cittadini non essendo riportata, anche stavolta, la sostanza attiva utilizzata per il trattamento.
Inoltre, anche quest’anno ci sono pervenute segnalazioni che denunciano i fuochi appiccati in questi terreni, come già da noi documentati in questa rubrica, avvenuti anche qualche settimana prima che si facesse il trattamento con il diserbante. La domanda (più che altro affermazione) che ci hanno posto i cittadini è stata: “Ma che razza di modalità per ripulire i terreni da erbe infestanti sarebbe quella attuata dal nostro Sindaco?! Come avviene puntualmente ogni anno, si permette di dar fuoco alla sterpaglia senza previamente imporre di ripulire i terreni da rifiuti come plastica, metalli e quant’altro e, in aggiunta, quest’anno si utilizzano pure diserbanti?!”.
Il tutto, peraltro, in barba al decreto emanato dal Presidente della Regione, in cui si prevede entro il 15 giugno “l’obbligo di provvedere alla pulizia […] mediante rimozione di erba secca, residui vegetali, rovi, necromassa, rifiuti ed ogni altro materiale infiammabile […] L’inadempienza a questi obblighi è sanzionata secondo i criteri della Legge Regionale n. 15/1997”.
Attendiamo, dunque, risposte esaustive per i cittadini ma soprattutto, auspichiamo che le scelte dell’Amministrazione, siano motivate dal bene della salute degli stessi!
Infine, non possiamo che rinnovare l’invito all’approvazione dell’utilizzo dell’applicazione “decoro urbano”, come da nostra richiesta datata 12.10.2012 (sono trascorsi tre anni e mezzo!). Si tratta di un’applicazione gratuita che permette a chiunque di segnalare ciò che non va nella nostra Polignano e della (eventuale) successiva presa in carico da parte degli organi competenti. Attendiamo fiduciosi, con la speranza di avere, in futuro, una Polignano migliore e più pulita.
Intanto, continuate ad inviarci le vostre segnalazioni che riporteremo in questa rubrica.

Leggi anche:
- Decoro Urbano: attiviamo Polignano?
- Per chi ama davvero Polignano ecco il servizio gratuito "Decoro Urbano"
...attendiamo ancora risposta alla nostra richiesta, protocollata nell'ottobre 2012, di adozione della piattaforma decorourbano.org

Il nostro profilo DU: http://www.decorourbano.org/vedi-profilo/?idu=14101

"Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso di idioti" (Jaggi Vasudev).

Inviateci le vostre segnalazioni:
- facebook: Polignano R-Evolution
- email: polignanorevolution@gmail.com


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