12 aprile 2014


Elettrodotto: La sentenza inventata


Ci siamo battuti sin dal primo momento contro questo elettrodotto, approvato da tutti gli enti locali, Regione compresa, come dichiarato dallo stesso Governo Letta. Abbiamo cercato di collaborare con l’Amministrazione Vitto, consegnando loro tutto il materiale a disposizione dato che, per loro stessa ammissione, cascavano dalle nuvole quando nello scorso autunno è giunto il Decreto Interministeriale di approvazione della merchant-line Albania-Italia dell’Enel. Una opportunità, quella di collaborare, non colta dalla maggioranza di centrosinistra che non ha sfruttato né la nostra presenza in Parlamento né quella del deputato PD che hanno spinto a far eleggere alle primarie con la loro cordata, ovvero Gero Grassi. Se l’obiettivo era cercare di bloccare la realizzazione dell’elettrodotto perché intestardirsi e non cercare appoggio anche a chi può fare pressioni con atti al Ministero? Chissà!
Detto ciò, l’Amministrazione Vitto ha pensato di fare ricorso chiedendo solamente spostamento dell’approdo sulle nostre coste. Noi ci siamo battuti per non farlo proprio l’elettrodotto, loro hanno chiesto semplicemente di modificare il percorso, ben consci che solo questo poteva chiedere Polignano, dato che i suoi amministratori hanno dormito negli ultimi 5 anni. Appena leggeremo la sentenza definitiva che sancirà le modifiche al progetto, saremo i primi a festeggiare questa mezza vittoria, fermo restando che vorremmo capire dove intende realizzarlo la Giunta Vitto.
Questa sentenza, però, non esiste
Stando alle ricerche del settimanale Blu, peraltro, pare che il Consiglio di Stato, l’organo supremo della giustizia amministrativa italiana, non sia a conoscenza di questa sentenza. Ci sembra assurdo che un Sindaco arrivi a mentire così spudoratamente pur di ingaggiare una polemica di così bassa lega. Sicuramente la Giunta Vitto ci potrà consegnare il documento in cui si attesta ciò che afferma e che giustificherebbe, agli occhi della comunità polignanese, l’esborso economico del ricorso.

Se così non fosse, beh, ad un Sindaco che prende in giro i suoi elettori ed i suoi cittadini non resta che una opzione solamente: le dimissioni. Ma, ripetiamo, nessuno mai è arrivato a dare notizie così infondate. Sicuramente sarà il Consiglio di Stato a sbagliarsi e noi toccheremo presto con mano la sentenza. E, da cittadini, inizieremo a chiedere al nostro Sindaco come intende fornire l’alternativa alla società Enel Distribuzione: se coinvolgendo la popolazione o decidendo tutto nelle segrete stanze.

 

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