14 ottobre 2018


Il silenzio assordante del Sindaco Vitto sulla chiusura del Punto di Primo Intervento



Il 30 settembre è stato chiuso il Punto di Primo Intervento (PPI) nel più completo silenzio-assenso da parte dell’Amministrazione comunale targata Domenico Vitto. Non un comunicato, non un manifesto, non una proposta alternativa nulla: semplicemente il completo silenzio.
Un silenzio assordante che rende questa Giunta complice di un Governo regionale che promette aperture di mega-ospedali e, nel frattempo, chiude decine di Punti di Primo Intervento di tutta la regione (tra cui Conversano e Castellana) e depotenzia gli ospedali esistenti. Per fare gli auguri di Natale o di Pasqua il Sindaco si prodiga a stampare manifesti, per avvisare i suoi concittadini che per la loro salute non potranno più contare su un PPI invece no. E pensare che un paese turistico come il nostro, con presenze medie molto alte, non può permettersi la chiusura del PPI in quanto rappresenta un depotenziamento dell’assistenza sanitaria con pericoli per la salute pubblica. La conseguenza di questa scelta scellerata è stata quella di intasare ancor di più il Pronto Soccorso del nosocomio di Monopoli con inevitabilmente lunghe attese per i pazienti. Eppure un’alternativa al Sindaco Vitto l’avevamo fornita ma, ovviamente, dato che portava la nostra firma non è andata giù a questa maggioranza. La nostra proposta di aprire un centro infermieristico comunale andava nella duplice direzione di avere un punto di riferimento per i cittadini e decongestionare l’Ospedale della sua attività ambulatoriale e di pronto soccorso di bassa intensità. Durante il consiglio comunale il sindaco Vitto ha detto che c’erano delle trattative con Emiliano per aver qualcosa di meglio. L’attenzione del Primo Cittadino sulla salute dei suoi concittadini ha fatto sì che degli esiti di questa fantomatica trattativa nessun avesse più notizie.

BLU - 12.10.2018


VDP - 12.10.2018



Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."