25 giugno 2018


Ma all'Amministrazione Vitto interessa stanare i "secchi fantasma"?


Nell’intervista rilasciata da Mimmo Lomelo nel numero del settimanale locale FAX del 2 giugno scorso, è emerso come in tutti questi anni di Amministrazioni Vitto non un solo progetto è stato fatto per recuperare l’evasione della tassa rifiuti, non un tentativo di fare controlli incrociati per scoprire i cosiddetti “secchi fantasma”. A Palazzo di Città si dorme e poi al risveglio si carica tutto sulle spalle dei contribuenti.
Con l’assurdo e paradossale risultato di avere cittadini scoraggiati e stufi (a ben donde) che minacciano di smettere di fare la differenziata. Ci spiace che il progettino elaborato dall’ex vicesindaco e assessore Lomelo per far saltar fuori dagli evasori (e non dai contribuenti onesti) i buchi di bilancio nel capitolo TARI abbia trovato ostacoli all’interno della (allora) sua maggioranza. Forse i furbi, i disonesti e gli scrocconi stavano simpatici a qualcuno. O forse lo sono tuttora, chissà. Noi invece diamo tutta la disponibilità a farci portavoce con atti concreti, all’interno del Consiglio comunale, del progetto che aveva elaborato Lomelo, ovviamente dopo averne vagliato la fattibilità e le caratteristiche. Ad oggi nonostante sborsiamo ogni anno soldi per l’aggiornamento delle banche dati TARI (ultima determina lo scorso 17 giugno per un ammontare di 9.150 euro alla DD Management Srl di Noci), il database non ci sembra essere così aggiornato. Una situazione che si va a sommare ai molti morosi, chi per necessità chi per vizio. Nonché si aggiunge alle mancate politiche incentivanti nei confronti dei virtuosi o penalizzanti per chi produce molti rifiuti indifferenziati, scaricando bustoni neri ogni sera e pagando addirittura meno di alcune famiglie. Vitto prometteva i premi nel 2012, siamo nel 2018 e nessuno ha visto ancora nulla se non aumenti su aumenti in bolletta. Quello sollevato da Lomelo oggi lo evidenziammo ben due anni fa, quando il 4 luglio 2016 chiedemmo all’Amministrazione il gettito previsto per la tassa rifiuti e quello realmente incassato nonché il numero dei nuclei famigliari morosi. Dopo mesi (novembre 2016) ci fu comunicato solo l’ammontare dei mancati introiti: pari a 344.157,09 euro nel 2012 (13%); 542.952,87 euro nel 2013 (17%) con la TARSU; per poi passare a 1.684.934,19 euro nel 2014 (49%) e a 1.826.577,36 euro nel 2015 con la TARI (53% sul totale). In 4 anni, insomma, si è giunti al punto che oltre un euro su due relativo alla tassa sui rifiuti non è entrato più nelle casse comunali, in una maniera così allarmante che nessuna sana amministrazione avrebbe mai messo a tacere. Vitto & co, invece, hanno pensato bene di far pagare ‘Pantalone’, ovvero i cittadini, aumentando le tariffe dopo aver addirittura commesso per anni l’errore della quota variabile Tari sulle pertinenze nonostante i nostri ripetuti avvisi e facendo pagare più del dovuto chi detiene un garage, una cantina o una mansarda. Questo è il modo di gestire la ‘cosa pubblica’ da parte di una maggioranza di centrosinistra che sembra non avere (o peggio, non volere) alcuna strategia. Ora stiamo subendo anche la maggiorazione dei costi per lo smaltimento della frazione umida dovuta alla chiusura temporanea della Tersan. Ciò quando sono anni che suggeriamo di intercettare i fondi regionali per realizzare un impianto di compostaggio di comunità che abbatterebbe i costi di ben 300mila euro l’anno! Vige tuttora ciò che denunciammo nel 2012: con questo capitolato e con queste forze politiche al governo di Polignano i costi per i cittadini non potranno che aumentare, anno dopo anno.

FAX - 22.06.2018

FAX - 22.06.2018

BLU - 29.06.2018



Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."