17 novembre 2015


Torna il ponticello, ulteriore spreco di denaro pubblico


Al potere ed alla forza dei cittadini, uniti nel far sentire la propria voce contro chi amministra la “cosa pubblica” in maniera balorda, sembra non vi sia proprio limite. Grazie alla segnalazione del dottor Carlo De Luca, raccolta da noi e a cui ha fatto eco la stampa locale, un pezzo di storia di Polignano torna al proprio posto ed alla sua utilità originaria. Il ponticello sulla strada regia borbonica di quasi 200 anni fa in contrada Cala dei Giunchi (meglio nota come Acqua di Cristo), occluso addirittura con il cemento armato durante i lavori di rifacimento della pista ciclabile di via San Vito, ha rivisto finalmente la luce dopo un lungo intervento di macchinari ed operai.
Continuiamo a credere che sia incredibile il modo in cui vengono portati avanti i lavori pubblici a Polignano da parte dell’Amministrazione Vitto. La strada che collega il nostro paese a Mola ha centinaia di ponti: ogni dislivello del terreno è superato con un ponte, grande o piccolo che sia, proprio per far defluire le acque meteoriche. Ora, sembra sia tornato quel ‘grano salis’ con cui ai tempi borbonici si pensava alla tutela della sicurezza e dell’ambiente. Ma dinanzi a 1 milione e 600mila euro già sprecati per il rifacimento della pista ciclabile, non è ammissibile che siano accollati ancora alle tasche dei polignanesi queste ulteriori inutili spese, dovute ad una Amministrazione che non vigila e controlla: in definitiva, non amministra!
Attendiamo la doviziosa spiegazione del delegato ai lavori pubblici Salvatore Colella e del Sindaco Domenico Vitto. Festeggiamo questo piccolo grande successo dei cittadini e della stampa che non piegano la testa.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."