24 maggio 2015


Il PD cancella l'8x1000 per l'edilizia scolastica


Con un emendamento all’art. 21 del decreto cosiddetto “BuonaScuola” ma che di buono sembra avere poco o nulla, la maggioranza guidata dal Partito democratico cancella una delle conquiste per il mondo scolastico italiano. Durante la conversione in legge, infatti, è stato introdotto il seguente brano: “Le risorse della quota a gestione statale dell’8x1000 dell’imposta sul reddito delle persone fisiche relative all’edilizia scolastica sono destinate agli interventi di edilizia scolastica che si rendono necessari a seguito di eventi eccezionali e imprevedibili individuati annualmente con decreto del Ministro dell’Istruzione anche sulla base dei dati contenuti nell’Anagrafe dell’edilizia scolastica”.
D’ora in poi sarà possibile finanziare solo gli interventi di edilizia scolastica in caso di eventi eccezionali ed imprevedibili individuati dal Ministero dell’Istruzione. Chissà cosa diranno i parlamentari del PD che rivendicavano il successo di questa misura ai propri elettori, quando in realtà si trattava di un emendamento del nostro portavoce bitontino Francesco Cariello (M5S). In un sol colpo, si cancella dunque la possibilità alle scuole di risistemare i propri edifici.
Secondo Renzi, i cittadini dovrebbero sperare in un cataclisma per ottenere fondi ed avere strutture scolastiche per i propri figli: davvero vergognoso!
Non ci resta comunque che invitare i cittadini che vogliano fare la propria parte per la scuola a barrare la sezione ‘Stato’ nella dichiarazione dei redditi nella parte sull’8x1000. Visto che la maggioranza PD non ha accolto la nostra richiesta di specificare le singole destinazioni della voce ‘Stato’, la quota destinata all’edilizia scolastica sarà pari a 1/5 del totale del fondo 8x1000 a gestione statale.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."