10 novembre 2018


Dove finiscono i randagi di Polignano?



Porta addirittura la data dello scorso 24 aprile la lettera della titolare del canile rifugio “Piccole Impronte” di Castellana Grotte, convenzionato con il Comune di Polignano, con cui comunicava alla Polizia Municipale di “di aver esaurito la disponibilità di posti e di non poter acconsentire a nuovi ingressi di cani nella struttura”. In una successiva missiva del 14 maggio, poi, la proprietaria del canile ribadiva “oltre alla definitiva decisione di non accogliere più cani provenienti dal vostro comune, di essere disponibile a continuare il servizio di custodia e mantenimento dei vostri cani presenti nella struttura a condizione che mi sia garantito un regime di regolarità nei pagamenti che mi consenta di provvedere alle loro necessità e benessere e avere una sana gestione aziendale”. Pertanto, dalla scorsa primavera, i trovatelli catturati sul territorio di Polignano dove vanno a finire? Lo chiede, con una interrogazione all’Assessore Chiara Pepe ed al Sindaco Domenico Vitto, la nostra consigliera comunale Maria La Ghezza.
Il proliferare di randagi sul territorio comunale rappresenta un oggettivo e ovvio pericolo per tutti i cittadini, dagli automobilisti alle fasce più deboli come bambini ed anziani, nonché per loro stessi e per gli altri animali. E ciò accade a Polignano nel disinteresse dell’Amministrazione Vitto e del Sindaco che, norme alla mano, è responsabile degli animali randagi oltre che della salute e della sicurezza pubblica. A ciò si aggiunge che, come i Volontari raccontano, l’ASL Veterinaria di Putignano ha bloccato le sterilizzazioni di cani e gatti randagi a causa della mancanza di mezzi adeguati. Una situazione che ha visto già un primo intervento della nostra consigliera regionale Antonella Laricchia che ha presentato una formale richiesto di chiarimento all’Asl per avere risposte certe circa le motivazioni del blocco e le tempistiche per la riattivazione del servizio. Del resto non vorremo che a qualcun altro venga ancora in mente di lasciare in giro cibo avvelenato.
Il riferimento agli episodi di avvelenamento e uccisione di animali domestici e selvatici a causa di esche o bocconi avvelenati, accidentalmente o intenzionalmente disseminati nell’ambiente sul territorio comunale, verificatisi nel novembre 2017 e su cui la nostra consigliera La Ghezza presentò una interrogazione senza ottenere risposte dall’Amministrazione Vitto.
Sarebbe ora che il Sindaco si preoccupasse finalmente e realmente di questo problema. Vorremmo infine ricordare che ogni anno lo stesso partito del Sindaco, in compagnia della destra, ha il coraggio di bocciare in fase di bilancio di previsione regionale la proposta del M5S di una dotazione pari a 500mila euro da distribuire ai Comuni proprio per la sterilizzazione dei randagi, fondi che ora sarebbero tornati utilissimi.

GDM - 22.11.2018


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."