23 febbraio 2016


Unioni civili: A Polignano un silenzio che dura da due anni


Mentre sullo scenario nazionale imperversa la polemica sul discusso ddl Cirinnà sulle unioni di fatto, a Polignano sono trascorsi due anni da quando abbiamo proposto all’Amministrazione Vitto, nel febbraio 2014, di istituire anche nel nostro Comune il registro delle unioni civili o di fatto. Eppure, ad oggi sono ben 327 le città, da nord a sud, che lo hanno approvato: la prima fu Empoli nel 1993, l’ultima Piana degli Albanesi (Palermo) il 19 gennaio scorso.
L’istituzione del registro, presente nel nostro programma per le amministrative 2012, è una scelta di equità necessaria per tutelare e garantire quei cittadini che non scelgono, o non possono scegliere, di regolare il legame affettivo e solidale che li unisce in modo visibile. Siamo consapevoli che l’Amministrazione Comunale non può discutere di riconoscimento giuridico delle unioni civili, può però con l’Istituzione del Registro delle Unioni Civili, garantire a tutti i cittadini e a tutte le “formazioni sociali”, pari riconoscimento e dignità davanti alla Pubblica Amministrazione al fine di favorirne l’integrazione nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio in fatto di diritto alla casa, sanità e servizi sociali, formazione, scuola, diritti e partecipazione.

LA VOCE DEL PAESE - 11.03.2016


Oggi sono numerose le coppie “di fatto” che non hanno nessuna tutela da parte delle istituzioni nazionali e locali, oppure coppie di sorelle e/o fratelli che, non avendo nessun parente “prossimo”, vivono in una condizione socio-economica non “tutelata. Ci sono coppie “di fatto” costituite da persone eterosessuali che non vogliono sottoscrivere il canonico matrimonio civile e/o religioso, e che quindi non sono “tutelate” da nessuno strumento giuridico.

BLU - 27.02.2016


L’istituzione di tale registro potrebbe essere un piccolo ma fondamentale passo nell’attesa che il Partito Democratico decida di prestare fede al proprio nome facendo votare democraticamente gli emendamenti proposti al ddl Cirinnà, su cui il Movimento 5 Stelle nei fatti ha sempre dimostrato sostegno continuo.
Fa specie vedere che i locali amministratori che tanto si vantano di sostenere i cittadini meno tutelati a parole, nei fatti dimenticano che qualcosa di concreto possono farla anche loro.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."