21 dicembre 2019


Lo Statuto Comunale nasce già vecchio.




Nell’ultima seduta del 20 dicembre, si sono portati in consiglio i risultati dei lavori svolti in Commissione sullo Statuto comunale. Il mio voto non è potuto che essere contrario alla proposta della maggioranza (bocciata e rimandata alla prossima seduta per mancanza di voti minimi validi), in quanto i 32 emendamenti da me presentati per conto del MoVimento 5 Stelle Polignano sono stati tutti bocciati.

Hanno predisposto uno Statuto, in sostituzione di quello precedente, che nasce già vecchio. Che fosse necessaria una revisione, vista la sua vetustà alla luce del mutato quadro normativo era lapalissiano per tutti: leggi superate o non più esistenti, disposizioni in termini di trasparenza e di partecipazione popolare attiva da attuare. Insomma, era necessario e non più rinviabile metterci mano tant’è che molte delle proposte presentate in Commissione e in Aula erano già nel nostro programma elettorale.

Loro sui palchi si sono vantati di voler realizzare il “Palazzo di Vetro”: sono passati quasi 8 anni e tutto ciò che hanno dichiarato è stato poi smentito dai fatti.

All’interno della bozza di Statuto, infatti, non hanno accolto la richiesta del Question Time del Cittadino o del Consiglio Comunale Aperto nonostante glieli abbia spiegati per filo e per segno.

Ho fatto esempi concreti di Comuni che già li hanno. La maggioranza ha rigettato la mia specificazione di referendum consultivo, abrogativo e propositivo senza quorum. Il Bilancio Partecipato per loro è solo una eventualità quando oramai è realtà consolidata ovunque, nei posti evoluti e civili, anche nei comuni a noi vicini. Bisogna difatti dare conto in maniera semplificata, diretta e comprensibile di come vengono spesi i soldi pubblici, delle tasse dei cittadini.


Mi auguro che la maggioranza si ravveda alla prossima seduta.

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."