22 aprile 2015


L'amore per le tasse della Giunta Vitto costa 1,3 milioni di euro ai polignanesi


Quando una nazione tenta di tassare se stessa per raggiungere la prosperità è come se un uomo si mettesse in piedi dentro un secchio e cercasse di sollevarsi per il manico” questo è quello che affermò Sir Winston Churchill statista, oratore e stratega. Ora, sia chiaro, a nessuno di noi verrebbe in mente di paragonare il Premio Nobel per la Letteratura (1953) al Sindaco di Polignano a Mare Domenico Vitto anche perché guidare una nazione è ben diverso e più complicato che guidare un paesino di 18.000 anime, ma il concetto può essere traslato perfettamente.
Pensare di aumentare le tasse ai polignanesi per poi generare avanzi di bilancio spropositati non solo è deleterio per le tasche dei cittadini, che diventano sempre più poveri, ma anche inutili per le casse del Comune perché ciò significa la totale incapacità di gestire i soldi pubblici. Proprio su questo ci vorremmo soffermare.
Abbiamo tutte le competenze necessarie!!!”, tuonavano in piazza il Sindaco Vitto ed il suo segretario di partito Domenico Scagliusi durante la campagna elettorale del 2012. Li invitiamo a tornare in quella piazza ed ad urlare ai cittadini che li hanno derubati di ben 1 milione e 300 mila euro! Mica noccioline. Altro che competenze.
Non ci dicano che il termine “derubati” è troppo forte perché di questo si tratta. Quell’enorme avanzo di bilancio è dovuto alle maggiori tasse che l’Amministrazione Vitto ha introdotto.
Le abbiamo provate tutte per far comprendere al Sindaco Vitto che era inutile, ad esempio, introdurre la Tasi ma che sarebbe stato sufficiente seguire l’esempio dei comuni amministrati dai sindaci 5 Stelle per evitare l’introduzione di questo inutile balzello. Invece, come sempre, questa Amministrazione ha rifiutato qualsiasi tipo di dialogo ed è andata dritto per la sua strada.
Lo abbiamo detto in tutte le salse che la Tari così come impostata sarebbe stata deleteria per le tasche dei polignanesi ma anche questa volta niente, silenzio assoluto, nessuna possibilità di dialogo e giù con un aumento di tasse che ha rovinato le festività natalizie dei polignanesi.
Amministrare un paese in questo modo è da dilettanti. Non è alzando le tasse ai cittadini che si crea sviluppo in una comunità.
Polignano ha bisogno di programmazione e non di qualche intervento spot che serve solo per la prossima campagna elettorale. Siamo stufi di chi amministra solo per assicurarsi una rielezione o un posto in qualche altro “paradiso” politico. Mancano le idee nuove, la programmazione nonché le persone libere da ogni pregiudizio e vincolo.
Ha ragione Groven Norquist, Presidente di Americans for Tax Reform quando dice che “Loro ti tassano quando guadagni un dollaro, ti tassano quando lo risparmi, ti tassano quando lo investi. Se percepisci un dividendo, ti tassano di nuovo, e se sei abbastanza stupido da morire, ti rubano fino alla metà del patrimonio.”.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."