3 aprile 2013


L'esempio di Milano per il software gratuito per la P.A.

A Milano la Giunta apre alla mozione Opensource del M5S e gli attivisti di Polignano la propongono per palazzo di città
Dopo più di un anno di attesa, è stata finalmente approvata la mozione del giovanissimo consigliere a 5 stelle di Milano, Mattia Calise, per portare la filosofia del software open source (quello gratuito e libero, per intendersi) all’interno del Comune meneghino. La Giunta ora si impegnerà seriamente a valutare costi e benefici del passaggio dal costoso software a pagamento a quello libero. A Milano si prevedrà l’adozione in tempi rapidi di formati e protocolli aperti, si procederà ad una ricognizione delle spese comunali per licenze software di tipo proprietario per adottare software OSS, raggiungendo così significativi risparmi senza alcuna riduzione delle funzionalità offerte dal software. Inoltre, verranno coinvolte altre realtà italiane esperte di OSS (come Centri di Competenza sull’Open Source e le diverse Università che operano attivamente nel settore) per intraprendere un cammino costruttivo verso l’adozione estesa di software OSS. Non mancheranno campagne di sensibilizzazione all’interno dell’Amm. Comunale e verso i cittadini, con la possibilità di migrare la quasi totalità (valutandone sempre vantaggi e svantaggi) al software libero e gratuito.
Se una metropoli come Milano ha risposto affermativamente alla richiesta del M5S di un’apertura verso i software open source non possiamo che porre la questione all’attenzione del Sindaco Vitto. Si eviterebbero ulteriori spese (ultima pari a circa 2.900 euro) per l’acquisto di licenze, garantendo al contempo la possibilità di sviluppare autonomamente nuove funzionalità del software nonché l’utilizzo delle stesse applicazioni sviluppate da altre Pubbliche Amministrazioni, l’uso di formati standard aperti, universalmente riconosciuti e stabili nel tempo ed il pieno rispetto dei Dlgs e delle direttive nazionali.
Anche lo stesso Comune di Modena ha scelto la medesima strada, ottenendo risparmi pari ad un milione di euro all’anno grazie all’adozione dell’OSS. Una scelta, peraltro, non dettata da follia visionaria degli amministratori, ma delineata dallo stesso decreto legislativo n. 85 del 2005 – articolo 68 – che impone alle pubbliche amministrazioni di realizzare una valutazione comparativa prima di acquisire il software da utilizzare. Tutto ciò può accadere a Polignano da subito o bisognerà adeguarsi quando gli altri avranno già risparmiato interi carrelli di euro?

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Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."