15 giugno 2015


La svolta "Class Action" approvata alla Camera grazie al M5S


La svolta epocale per i consumatori italiani è arrivata nell’Aula di Montecitorio grazie al M5S ed al disegno di legge del portavoce Alfonso Bonafede. Con il provvedimento, si introduce un titolo nel codice di procedura civile dedicato alla nuova class action, attualmente inserita nel Codice del Consumo, contro abusi e truffe. Fra le novità del testo, che ora passa all’esame del Senato, la possibilità di aderire all’azione di rivalsa anche dopo il pronunciamento del giudice. La proposta di legge del M5S ha raccolto l’unanimità dei voti della Camera nonché il giudizio positivo dei parlamentari PD (Guerini, Rossomando, Verini). Per Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, rispettivamente presidenti di Adusbef e Federconsumatori, “la nuova class action è una norma di civiltà giuridica che rafforza la tutela dei diritti dei cittadini consumatori e sprona la concorrenza”. La stessa Polidream richiese una misura di tale portata durante la campagna elettorale delle elezioni politiche del 2013.
Siamo riusciti nell’impresa di dare agli italiani gli stessi diritti che hanno gli altri popoli europei, come ad esempio in Francia. Ma una norma che dovremo difendere strenuamente al Senato, dove sono già partite le azioni di lobbying di banche, assicurazioni e Confindustria contro questa norma di civiltà giuridica. Si tratta di un altro punto del nostro programma andato in porto (per noi mantenere le promesse è fondamentale in politica) e che permetterà ai cittadini di non essere più soli davanti ai cosiddetti ‘poteri forti’. Ma del provvedimento se ne avvantaggerà anche la macchina giudiziaria che vedrà ridursi i contenziosi che saranno unificati in procedimenti unici. Per questo chiediamo ai cittadini di far sentire la propria voce, visto anche il comportamento dello stesso ministro Maria Elena Boschi che si è immediatamente prodigata, per garantire Confindustria, nel chiarire che la norma verrà modificata in Senato. In realtà le critiche degli industriali (che peraltro non entrano nel merito della legge) sono infondate: le uniche imprese che temono una vera class action sono quelle che in Italia hanno fatto il bello e il cattivo tempo sulla pelle dei cittadini.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."