4 giugno 2013


Il M5S a sostegno dei cittadini contro la legge "taglia ulivi"

Il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate interroga i Ministri sulla questione portata alla ribalta dal “Movimento per la tutela degli ulivi secolari e dei paesaggi di Puglia” che ha portato la protesta sino a Roma 


Il paesaggio della Puglia costituisce un unicum irripetibile per cui a nulla valgono gli espianti che deturpano irrimediabilmente l’aspetto naturalistico dei luoghi. A dichiararlo non la solita associazione ambientalista che ha a cuore la natura, bensì il Consiglio di Stato, rigettando l’ipotesi di espianto di alberi d’ulivo plurisecolari e millenari per far posto a cemento e mattoni. Con questo presupposto, che riprende i dettami della Convenzione Europea sul Paesaggio nonché le ultime normative nazionali in materia, il deputato del MoVimento 5 Stelle Giuseppe L’Abbate ha presentato alla Camera dei Deputati una interrogazione scritta, controfirmata dai deputati pugliesi e dai parlamentari 5 stelle della Commissione Agricoltura, per far luce sulle contraddizioni delle modifiche “taglia ulivi” apportate dalla Giunta Vendola poche settimane fa alla Legge Regionale 14/2007. Contraddizioni che se agli occhi del Governo risultino evidenti, potrebbero condurre il Presidente Letta anche ad impugnare le modifiche ed a rigettarle come richiesto nella stessa interrogazione di Giuseppe L’Abbate.

Il nostro obiettivo è quello dei cittadini di tutta la Puglia indignati ed esterrefatti di un così plateale passo indietro della Giunta Vendola sul sostegno e la valorizzazione del nostro eccezionale paesaggio. Un paesaggio che non deve essere vissuto passivamente ma che deve divenire un punto di partenza per evolversi nel fulcro della nostra economia. Turismo ed agricoltura si nutrono di paesaggio e le modifiche apportate alla legge regionale di tutela degli ulivi plurisecolari e monumentali collidono completamente con questa visione. L’obiettivo dell’interrogazione scritta è quello di far sì che i Ministri competenti, attraverso i loro organi di controllo, verifichino da un lato l’effettiva coerenza delle nuove e stranianti scelte della Giunta Vendola e dall’altro si facciano promotori di quel sostegno di cui gli agricoltori, i cittadini e tutta la Regione Puglia hanno bisogno per portare avanti quella valorizzazione del paesaggio che ha condotto alla stesura della prima legge del 2007.

Gli fa eco Eugenio Lombardi, architetto e ideatore dell’Ecomuseo della Valle d’Itria e dell’Ecomuseo Urbano del Nord Barese, che con una petizione online contro la legge “taglia-ulivi” ha portato alla luce le scellerate modifiche alla Legge Regionale 14 del 2007. Il 29 maggio a Roma abbiamo incontrato i parlamentari del MoVimento 5 Stelle che hanno accolto le nostre istanze nonché, in un secondo appuntamento, gli Onorevoli Francesco Boccia e Rocco Palese. Il paesaggio, per come lo intende l’Unione Europea e l’Italia, è una vera e propria risorsa. In Puglia, invece, da pionieri nella tutela dell’albero simbolo che da secoli rende unico il nostro paesaggio, oggi facciamo tragicamente retromarcia. L’intera regione (cittadini e agricoltori assieme) non può permettersi di capovolgere una visione che potrebbe garantire sviluppo turistico e progresso economico. Quello che chiediamo è sostegno a questa valorizzazione e coerenza nelle scelte da intraprendere.

Ora la palla passa ai Ministri interrogati che dovranno far comprendere ai pugliesi se la determina approvata dalla Giunta Vendola sia realmente a vantaggio di tutti. A loro è richiesto di farsi promotori di iniziative volte al sostegno degli agricoltori tramite la menzione “Olio extravergine degli ulivi secolari” o tramite la creazione di network imprenditoriali, anche utilizzando la visione “ecomuseale”, per un turismo sostenibile che faccia dell’ulivo, simbolo dell’intera regione, il suo fulcro e nonché al sostegno della visione di tutela del paesaggio da intendersi come vero e proprio bene comune di interesse pubblico e non di parte.

Incontro Movimento Ulivi Monumentali - Movimento 5 Stelle

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."