22 aprile 2013


Il Diario dei Parlamentari (12-18 Aprile)



Ci siamo lasciati la settimana scorsa con la partecipazione come auditori di tutto il gruppo parlamentare M5S alla commissione speciale. Questo gesto è servito per ricordare al Presidente della Camera che le commissioni possono essere avviate e quindi è possibile far lavorare il Parlamento.

"Tapireggiati ma non attapirati"
  Arriva un Tapiro al gruppo parlamentare M5S a Montecitorio. Bianco, per ricordarsi di non perdere mai la purezza.

 VENERDÌ  12 APRILE
Abbiamo presentato un’interrogazione al Governo in merito al quinto pignorabile. Il Codice di procedura civile prevede che, in caso di debiti non pagati nei confronti di soggetti pubblici o privati, sia pignorabile al massimo un quinto dello stipendio e della pensione. Tale limite è stato però aggirato dal Decreto “Salva Italia”. Il Decreto avrebbe infatti imposto all’Inps di versare le pensioni superiori a mille euro non più tramite le Poste nelle mani del pensionato, ma in un conto corrente bancario o postale o anche su un libretto di risparmio, come conseguenza dell’obbligo di tracciabilità dei pagamenti superiori a mille euro. I pensionati che percepiscono trattamenti pensionistici superiori ai mille euro sono quindi obbligati di fatto ad aprire un conto corrente dove l’Inps può far pervenire mensilmente la quota dovuta. Tale conto, dove i redditi da pensione si confondono con le altre somme nella disponibilità del debitore, sarebbe tuttavia pignorabile integralmente dal creditore, che potrebbe quindi mettere le mani sull’intera somma mensile. Abbiamo chiesto al Governo cosa intende fare per garantire che il limite della quota pignorabile di pensioni o reddito da lavoro dipendente non superi il quinto anche quando tali redditi eccedono i 1000 euro.

LUNEDÌ 15 APRILE
Abbiamo tenuto una conferenza stampa in cui abbiamo ribadito che,già da 10 giorni, il M5S ha presentato in aula un intervento sulla nostra preoccupazione relativamente al rinnovo dei consigli di amministrazione delle società partecipate/controllate dal Tesoro: Finmeccanica, Fintecnica e Eni.
Come mai queste nomine vengono fatte da un governo dimissionario? Perché il 17 aprile è stato convocato il CdA della Cassa Depositi e Prestiti (non quotata in Borsa)? Una società detenuta per l'80% dallo Stato (225 miliardi di euro): chiediamo trasparenza e professionalità nelle nomine e, come da normativa vigente, la possibilità di rimandare le nomine per altri 45gg, in attesa del nuovo Governo.
A nostro avviso occorre sottolineare lo scopo sociale di Cassa Depositi e Prestiti, che dovrebbe "prestare denaro" alle imprese a tassi d'interesse “sociali” (e non di mercato)e per fare in modo che dentro lo statuto della Cassa vi sia una sospensiva di quelle cariche che vengano indagate.
Successivamente abbiamo fatto la nostra assemblea separati per commissione e in serata abbiamo incontrato il candidato sindaco di Roma Marcello De Vito e tutti i candidati consiglieri del MoVimento.

MARTEDÌ 16 APRILE
Oggi è stata una giornata intensa. In mattinata ci siamo riuniti per commissione suddividendoci le varie tematiche da seguire. Alle 15 è stata convocata Aula con: votazione su ampliamento poteri della Commissione Speciale ed elezione di un Segretario per l'Ufficio di Presidenza del gruppo Fratelli d'Italia. Abbiamo votato contro questo escamotage dei partiti per non far partire le commissioni permanenti bloccando così l’operatività del Parlamento. Sulla questione Fratelli d’Italia avevamo già espresso la nostra contrarietà perché la deroga al regolamento per permettere un loro gruppo ci costerà 400 milioni di euro l’anno.
Successivamente abbiamo tenuto una riunione congiunta tra gli eletti di Camera e Senato  per commentare i risultati delle Quirinarie che ha visto tra i più votati Milena Gabanelli, Gino Strada e Stefano Rodotà.
Nella riunione si è deciso anche di avviare un nostro laboratorio di economia che, con l'aiuto di diversi  economisti italiani(tra cui Alberto Bagnai, Laura Undiemi ,Loretta Napoleoni, ecc), servirà a stilare gli scenari che si prospettano per l'Italia e le relative soluzioni.

MERCOLEDÌ 17 APRILE
In mattinata ci siamo riuniti per commissione suddividendoci le varie tematiche da seguire.
Alle 15:00 il gruppo Esteri insieme alla capogruppo Lombardi ha incontrato il Vice-Ambasciatore dell'Iran in Italia. Il Vice-Ambasciatore ha espresso la volontà di conoscere in modo approfondito il MoVimento (andando oltre alle informazioni della stampa e dei media, poco attendibili anche secondo loro),  facendoci domande sulla nostra storia e sulla nostra visione politica interna ed estera. “La novità portata dal MoVimento nelle istituzioni Italiane è vista molto di buon occhio dal popolo persiano” ha dichiarato.
In seguito, ci ha illustrato la situazione iraniana e le conseguenze dell'embargo imposto dall'UE (conseguenze che si ripercuotono anche sulle imprese italiane che esportavano in Iran).
Si dicono contrari all'utilizzo della tecnologia nucleare in campo militare e si dicono pronti al disarmo purché sia attuato da tutti gli Stati.
Nel proseguo della conversazione ci siamo soffermati sui diritti umani, sulla condizione della donna e sulla partecipazione popolare nelle scelte istituzionali. L’incontro sarà rinnovato presso l’Ambasciata Iraniana prossimamente.
Nell’Assemblea del Gruppo Parlamentare della Camera, tenutosi nel pomeriggio, abbiamo discusso dell’interpellanza urgente Deiulemar, un “caso Parmalat” del Sud, società di navigazione leader nel settore. Abbiamo approvato il regolamento del gruppo parlamentare che stabilisce le procedure interne al MoVimento.
Striscia La Notizia, intanto, ha voluto omaggiarci col “Tapiro Bianco”. A loro parere saremmo attapirati perché la scelta di Rodotà non si confà molto alle idee del M5S (in realtà è lo stesso programma tv che ha avuto screzi in passato con il Garante della Privacy), mentre il colore è un apprezzamento alla nostra purezza ed al contempo un monito a “non sporcarlo”. Un monito di cui faremo tesoro.
Durante la riunione è giunta la notizia che la Gabanelli ha rinunciato alla candidatura e che Gino Strada ha aperto la strada a Rodotà che verrà votato da noi in Aula come indicatoci dai cittadini.

GIOVEDI 18 APRILE
Oggi si vota per il Presidente della Repubblica: con viva emozione e massima serietà affrontiamo questa giornata storica. Il PD ha scelto il proprio candidato, Franco Marini, votato dal centrodestra ma non da componenti dello stesso PD. E noi attendiamo ancora una giustificazione al perché non abbiano votato Stefano Rodotà. La seconda votazione è andata invece in “bianco”. Tra le due sedute abbiamo incontrato i cittadini in piazza Monte Citorio che hanno bruciato le tessere del PD davanti ai nostri occhi ed hanno invocato a gran voce l’elezione di Rodotà: una personalità di alto standing e moralità, espressione del popolo non di un partito.

 
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo.