15 settembre 2014


La TASI non si paga nei comuni 5 stelle!


Aumentare le tasse è la strada più semplice per amministrare e l’Amministrazione Vitto lo ha capito benissimo. Da quando si è insediata, infatti, l’unica strategia politica per far cassa è stata quella di svuotare le tasche dei polignanesi. E la scusante: “da Roma ci tagliano i finanziamenti” risulta essere ormai vetusta e stucchevole per due semplici motivi:
  1. perché ci sono comuni, ad esempio, amministrati dal M5S che non faranno pagare la Tasi ai cittadini;
  2. perché a Roma “comandano” sempre loro ovvero il PD (il verbo “comandare” non è utilizzato a caso vista l’esautorazione del Parlamento).
Adesso qualcuno si starà chiedendo come hanno fatto quei comuni ad esentare i cittadini dalla Tasi. Semplice. L’abbiamo chiesto direttamente all’assessore al Bilancio del Comune di Assemini, Sabeddu, il quale ci ha risposto: “Nel bilancio di previsione abbiamo tagliato la spesa corrente: spese economali, spese postali, spese di carburante e le spese manutenzione mezzi”. Insomma, per intendersi, evitano di inviare una raccomandata da 300 pagine come si è fatto a Polignano con le osservazioni alle trivellazioni spedite al Ministero e magari utilizzano sapientemente la posta certificata, di cui ogni Comune è dotato per legge.
Ma questo non è l’unico esempio di amministrazione virtuosa a 5 stelle. Infatti, il Sindaco di Bagheria, eletto lo scorso giugno, ha rinunciato all’emolumento dei primi sei mesi di mandato per poi ridurlo dal settimo mese del 30%. Analoga riduzione è stata disposta per gli assessori. I soldi risparmiati vengono così conferiti in un “Fondo di solidarietà” per le emergenze sociali. 
Che ne pensa il sindaco Vitto? Questa è politica, ogni tanto lasciateci sognare!


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."