10 luglio 2014


Niente benefici a lungo termine con il turismo "usa e getta"


 Presentato il cartellone degli eventi ed il marchio dell’estate polignanese 2014. Dopo 10 giorni dall’avvio ufficiale della bella stagione, l’Amministrazione ha ultimato la sua “programmazione” per l’Estate 2014. Infatti, c’è chi crede ancora che per fare turismo sia sufficiente spendere un po’ di soldi dei cittadini per organizzare una spedizione alla BIT di Milano e riempire di concerti, sagre, massaggi e balletti quei giorni che vanno da luglio a settembre. Ogni anno viene commissionato un nuovo brand, vengono stampate locandine, volantini e mappe e, giunti al 30 settembre, tutto viene riposto nel dimenticatoio. La storia si ripete a distanza di un anno, per commissionare un altro brand da inserire sul nuovo materiale grafico.
Peccato però che la realtà sia un’altra cosa. Se il fine è proprio quello di creare una identità consolidata nel tempo agli occhi dei visitatori sarebbe opportuno definire il brand ‘Polignano, che nel catalogo delle sue offerte abbia l’evento (perché di un evento è giusto parlare), ‘Estate Polignanese’. La nostra estate, con i suoi colori, le sue immagini, i suoi profumi e le sue unicità in generale, deve essere un evento a cui partecipare. Una giostra che coinvolga i turisti ma anche e soprattutto la comunità locale. Che abbia un’immagine precisa che non cambia di anno in anno. Un’immagine a cui ci si possa affezionare negli anni, frutto di una programmazione lungimirante che promuova, nel tempo, i valori e le peculiarità della nostra terra.
Il Turismo al giorno d’oggi è materia di studio, di approfondimento e di promozione,sia a livello nazionale che internazionale,dove la fetta dei vari fruitori (i visitatori) va segmentata ed analizzata per poterne cogliere le esigenze e soddisfarle al meglio. Il rapporto dell’Osservatorio regionale sul turismo di Puglia del 2013, riprendendo un’indagine ISTAT sul turismo domestico,“consacra la Puglia al primo posto per le vacanze lunghe, in particolare nel periodo primaverile e autunnale, con l’11,8% delle preferenze raccolte”. Si sa, agli italiani piace andare al mare, stare in spiaggia. A Polignano delle spiagge e della necessità di migliorare la loro fruibilità ne sentiamo parlare ormai da decenni ma più che aumentare, i punti di balneazione diminuiscono.
Sempre secondo il rapporto, la Puglia nel 2013 ha registrato un incremento del 5% di arrivi e del 7% di presenze straniere rispetto al 2012. Quindi, non solo sono aumentati, ma gli stranieri preferiscono soggiornare più a lungo e vengono a godere delle nostre bellezze da aprile ad ottobre. A Polignano di questi turisti interessa a qualcuno? A quanto pare no, visto che l’estate polignanese inizia a luglio e finisce a settembre. Come se non bastasse è ancora del tutto assente un servizio di trasporto intercomunale. C’è quindi, la necessità di promuovere un’interazione con i comuni limitrofi per definire, tra le altre cose, un piano di trasporti che favorisca il movimento di turisti da e per Polignano. Ma anche questa estate è ormai in corso e nulla è stato fatto nel merito.
Inoltre, i visitatori stranieri (e anche una parte di quelli italiani) non vivono di solo mare. Cullarsi del fatto che il nostro paese offra un mare e una costa più unici che rari non può giustificare l’assenza di pianificazione e promozione delle bellezze culturali del paese. Un mare peraltro neppure accudito e preservato come dimostra l’incuria degli ultimi decenni che ha condotto all’ordinanza della Capitaneria di Porto e alla chiusura di alcuni punti della costa, a causa dei crolli della falesia. Diventa, quindi, fondamentale convogliare l’interesse turistico anche verso la cultura.
Il rapporto intitolato Turismo Italia 2020, a cura del Ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport (Gennaio, 2013) dimostra la difficoltà del prodotto “mare” per l’Italia intera, dovuta alla scarsa attrattività che questo nutre verso il turismo internazionale per la presenza di un’offerta alternativa estremamente aggressiva, più moderna e meno costosa in diverse zone del bacino del Mediterraneo (vedi Spagna, Turchia e Croazia). Fermo restando la bontà dell’operazione di rivalutazione dell’insediamento neolitico di Santa Barbara, si è buttata via la possibilità di portare alla luce il “GrandMausolee” con tutti i vantaggi che avrebbe portato al settore turistico locale e a tutto l’indotto. Siamo consapevoli della popolarità e di tutti i benefici che Internet e le riviste internazionali stanno portando al nostro paese con la diffusione di video ed immagini. Tuttavia, ci sembra scorretto arrogarsi i meriti di una notorietà caduta dall’alto, vista l’assoluta assenza di una pianificazione e programmazione da parte dell’Amministrazione e di chi dovrebbe occuparsi della materia turistica. Abbiamo chiesto più volte al Sindaco, per il bene del paese, di lasciare la delega al turismo ad un team di persone competenti che si occupi della materia a tempo pieno ma, purtroppo come sempre, siamo stati ignorati.Auspichiamo un ripensamento e l’entrata in scena di professionisti che sappiano valorizzare questa perla della natura, il nostro paese.
Non ci stancheremo mai di sottolineare l’incredibile potenzialità di Polignano ma senza una programmazione a 3-5 anni si rischia seriamente di mettere a repentaglio un patrimonio che appartiene a noi tutti.

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."