19 dicembre 2012


Intervista rilasciata a "La Voce del Paese"


1) Giuseppe L'Abbate è fatta. Secondo in lista, salvo colpi di scena, lei sarà eletto parlamentare. Si sente più "onorato" o più "onorevole"?
Sono sicuramente onorato di essere stato scelto da molti attivisti in tutta la Puglia. Per quanto riguarda l'“onorevole” è una parola che non ci appartiene, abbiamo già sottoscritto di rifiutare questo appellativo ma di farci chiamare semplicemente “cittadini”. L'onorabilità è tutta da dimostrare ex post.

2) Ci sono buone probabilità anche per Emanuele Scagliusi. E' un risultato storico per Polignano. Farà morire d'invidia Lomelo? E qualcun'altro starà rosicando, immaginiamo...
Sì, ci sono buone probabilità anche per Emanuele. Se questa cosa potrà far morire di invidia qualcuno non ci interessa, non scendiamo mai a livelli personali. Non crediamo si tratti di un concorso a premi. Non è che chi viene eletto può dire a un altro “sono più bravo di te!”. Qui si tratta di cambiare le sorti di un Paese ormai al collasso. Puntiamo soprattutto sull’appoggio di quella maggioranza silenziosa che non ha mai ascolto nei partiti.

3) Vuole spiegare la differenza tra le parlamentarie e le primarie? Gli altri partiti come sceglieranno candidati e graduatorie in lista, che sono determinanti per l'elezione?
Con la legge elettorale attuale (il cui mantenimento è stato voluto da PD e PDL per mera convenienza) i cittadini non hanno la possibilità di esprimere il voto di preferenza. Per ovviare a questo vuoto di democrazia noi abbiamo deciso di fare le parlamentarie e cioè di dare la possibilità ai cittadini di scegliere i candidati che eventualmente entreranno in Parlamento.
Per quanto riguarda le primarie, crediamo siano un buon esempio di partecipazione dal basso, quello che non condividiamo è la procedura che segue. Dette primarie, infatti, servono a scegliere il segretario di partito ma, nelle fasi successive, se detto partito vincerà le elezioni, i parlamentari saranno individuati da un gruppetto ristretto di dirigenti o di segretari di coalizione. Questo sistema ha fatto sì che in Parlamento siano entrati dei “nominati”: mogli, fratelli, amanti, avvocati, sodali che devono evitare la galera, ecc.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. La legge elettorale non è stata cambiata proprio per mantenere in piedi questo metodo.

4) Qualcuno dice che ha saputo cogliere il momento. E' tutta fortuna?
Guardare il risultato adesso è troppo facile. Quando abbiamo cominciato a muoverci per costruire il MoVimento, eravamo due gatti (dico due!) e i sondaggi ci davano a meno del 2%. Allora ci dicevano “ma cosa fate? Resterete sempre da soli, non cambierete mai nulla!”. Adesso ci dicono che siamo fortunati.
Quello che non comprendono è che oggi semplici cittadini potranno entrare in Parlamento e nei gangli della macchina dello Stato per renderla trasparente e democratica, senza l'intermediazione di alcuno. Cittadini che scelgono altri cittadini. Nei partiti questa possibilità la hanno solo i vari yesman. È chi sta ai vertici che decide tutto. Ci rendiamo conto che a color che hanno “leccato” per una vita intera senza riuscire a fare “carriera” politica, il nostro successo può provocare scompensi psicosomatici. Noi, sia per statuto che per convinzione, non possiamo e non vogliamo fare della politica una professione, ma è nostra intenzione inceppare quei meccanismi di decadenza morale, politica, economica incancreniti da decenni e che stanno portando alla rovina un intero popolo.

5) I voti presi alle parlamentarie sono in gran parte locali o c'è dell'altro?
Non sapremmo dirlo con esattezza, ma dal plauso e dalle congratulazioni ricevute da ogni parte, crediamo siano arrivati voti da tutta la Puglia. Forse hanno apprezzato l'impegno continuo a 360° che profondiamo nelle nostre attività da alcuni anni.

6) Quali istanze locali porterà a Roma?
Oggi crediamo che la Puglia abbia tre problemi di grossa entità: il caso Ilva, la gestione dei rifiuti e il problema energetico.
Per quanto riguarda l'Ilva crediamo si tratti di una situazione complicatissima con migliaia di operai che rischiano il posto di lavoro ed una città intera avvelenata giorno per giorno. Bisogna fare ogni sforzo per capire che tipo di riconversione si potrebbe praticare e quale tipo di bonifica, utilizzando la stessa manodopera dell'Ilva con la collaborazione dello Stato e con provvedimenti ingiuntivi nei confronti della proprietà.
Per la gestione dei rifiuti, crediamo sia fondamentale bloccare la costruzione degli inceneritori ed avviare quanto prima la Strategia Rifiuti Zero.
Per quanto riguarda l'energia, i cittadini devono sapere che in Puglia abbiamo la più grande produzione di energia da fonti rinnovabili che, però, viene in gran parte sprecata perché l'infrastruttura (rete elettrica) non è in grado di supportarla. Questo è avvenuto perché sono stati elargiti finanziamenti a pioggia senza un valido criterio. Tutto ciò ha portato solo alla compromissione di alcuni ambienti naturali (si vedano i campi pieni di pannelli fotovoltaici o le pale eoliche installate nei terreni) senza avere un ritorno economico sul territorio. Il 95% dei finanziamenti sono andati nelle tasche di aziende straniere.
Ci piacerebbe approfondire questi temi in modo da rendere chiaro il nostro pensiero.
Queste sono solo alcune delle istanze sollevate dal territorio, poi, parliamoci chiaro, dobbiamo smettere di pensare che una persona possa risolvere i problemi di una collettività. Un paese o il Paese lo cambiano i cittadini. Centinaia di migliaia di cervelli che convergono su un unico problema producono sicuramente di più e meglio di una oligarchia ormai usurata e usurante. È finito il tempo di delegare.
La funzione del Parlamentare è quella di operare per il bene dell'intera Nazione, non si deve pensare a salvare un territorio a discapito di altri, altrimenti, il Parlamento sarebbe un campo di battaglia: piemontesi contro emiliani, calabresi contro campani, pugliesi contro veneti e valdostani contro lampedusani ecc.
Soltanto uno sforzo comune può produrre buoni risultati per tutti.

7) Bovino confida ai nostri microfoni di essere felice per il suo risultato e parla di grande opportunità per Polignano. Lei si aspetta il sostegno delle altre forze politiche locali?
Ringraziamo l'ex Sindaco Angelo Bovino e chiunque mostri stima nei nostri confronti, questo può farci solo piacere. Noi non vogliamo e non chiediamo sostegni strutturali (alleanze o accordi) con altre forze politiche, ma siamo disponibili volta per volta, sui singoli problemi, a votare azioni di buona politica e ci aspettiamo che gli altri facciano altrettanto sulle nostre proposte.

8) Come e in che modo intende avviare la campagna elettorale?
Siamo in costante contatto con tutti gli altri candidati e con tutti i gruppi della Puglia. L'anticipazione della data del voto ci ha portato ad accelerare i tempi, perché bisogna preparare tutta la documentazione necessaria. Nel contempo, stiamo decidendo come avviare la campagna elettorale. Di certo sarà, come le altre, “leggera” dal punto di vista economico. Noi non prendiamo i rimborsi elettorali, per cui ci autofinanzieremo.

9) Tra benefit, stipendi faraonici, incontri con alti esponenti della politica italiana, interrogazioni parlamentari, come immagina la sua vita da deputato a Roma?
Innanzitutto teniamo a precisare che noi abbiamo sottoscritto la regola di ridurci lo stipendio a € 5.000 lordi mensili, i restanti saranno restituiti allo Stato e tutto sarà rendicontato e pubblicato sul web in modo da avere il massimo della trasparenza.
Crediamo che sarà un compito durissimo che porteremo avanti con impegno e abnegazione. Sia chiaro: se nell’immaginario collettivo chi va a Roma viene visto come uno che “si è sistemato e va a papparsi lo stipendio” per noi non sarà così. Lavoreremo sodo e, comunque, avremo sempre addosso gli occhi del MoVimento, pronto a consigliarci, sorvegliare ed anche a condannarci.

10) Preferisce stare all'opposizione di un governo Bersani, o di un governo Berlusconi?
Tertium non datur? Preferiremmo fare, piuttosto che pensare a chi sta dall'altra parte. Del resto, c'è differenza?!? Entrambi ricevono i rimborsi elettorali senza alcuna rendicontazione, entrambi eleggono condannati, entrambi vogliono questa legge elettorale incostituzionale, entrambi hanno votato lo scudo fiscale, entrambi non legiferano sul conflitto di interessi, entrambi usano le auto blu in maniera indiscriminata, entrambi hanno tra le loro fila personaggi che prendono doppi e tripli stipendi, entrambi vogliono gli inceneritori, il nucleare e l'acqua privata, entrambi non vogliono ridursi gli stipendi... dobbiamo continuare? L'elenco sarebbe lunghissimo.

11) Chi sarà il vostro candidato premier?
Non abbiamo un candidato premier perché non serve un premier. Come abbiamo già detto non abbiamo bisogno di alcun leader. Il premier viene nominato dal Presidente della Repubblica che, tra l'altro, insieme alla complicità di PD-PDL-UDC si è aumentato lo stipendio di € 9.000 al mese. Facciamogli pur fare qualcosa!


Intervista pubblicata sul numero de "La Voce del Paese" in edicola giovedì 13 dicembre 2012, rilasciata dai candidati alla Camera Emanuele Scagliusi e Giuseppe L'Abbate.