19 dicembre 2015


Carrubo millenario polignanese minacciato dal gasdotto. il PPTR non lo tutela




A Polignano un ‪‎Carrubo‬ millenario (e il secolare carrubeto attorno ad esso), uno dei tre CARRUBI MONUMENTALI d’Italia, è minacciato dal passaggio del metanodotto della Snam Rete Gas. Una vicenda già portata in Parlamento e che tutt’ora non ha trovato il buon senso nelle scelte degli amministratori a ogni livello.
Di carrubi monumentali come quello polignanese ne esistono esclusivamente altri due in Italia, a Rosolini, un piccolo comune nel siracusano, in Sicilia, e l’altro in Salento, a Gallipoli, entrambi adeguatamente protetti.

BLU 18.12.2015


Alla luce del dibattito creatosi a Polignano prima e in Parlamento poi, grazie al Portavoce polignanese in Commissione Agricoltura, Giuseppe L'Abbate, anche Antonella Laricchia (capogruppo M5S in Regione Puglia) ha presentato un'interrogazione, in Regione Puglia, per portare la vicenda all'attenzione degli Assessori regionali all'Urbanistica e alla Valorizzazione dei Beni Culturali.
Risulta davvero assurdo, infatti, che la zona del carrubeto risulti sul PPTR come "attività agricolo-produttiva", piuttosto che come "BOSCO E ALBERI DI PARTICOLARE RILEVANZA DA PROTEGGERE".

LA VOCE DEL PAESE - 18.12.2015


Inoltre ricordiamo che l’articolo 7 della legge 14 gennaio 2013, n. 10, recita: "Disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale". Prevede infatti, al comma 4, sanzioni per chi abbatte, modifica la chioma o l'apparato radicale di queste meraviglie della natura.
Auspichiamo dunque, e chiediamo, che il Governo regionale intenda attuare iniziative per tutelare il carrubo monumentale e che ritengano opportuno suggerire al Governo centrale un percorso alternativo rispetto a quello indicato da Snam Rete Gas per il metanodotto.



Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."