25 gennaio 2012


Riflessioni sulla manifestazione “NO PETROLIO” a Monopoli

Premessa: tutti gli aderenti al MoVimento 5 Stelle ed all’associazione Polignano R-Evolution, sono ASSOLUTAMENTE CONTRARI alla trivellazione e all’uso del petrolio come forma principale di energia.



La manifestazione che si è tenuta il 21 gennaio a Monopoli, contro le trivellazioni nel nostro mare ha portato in piazza circa 8.000 persone (fonte della Questura). Come poteva una così grande mobilitazione non fare gola ai partiti che, in vista delle imminenti elezioni amministrative, hanno necessariamente bisogno di rifarsi il look?
E allora li abbiamo visti sfilare tutti insieme appassionatamente, politici di destra e di sinistra passando per il centro. Che sfacciataggine!!!
Con che faccia si sono presentati tra la gente, coloro che hanno autorizzato le trivellazioni nel nostro mare, che, evidentemente sarà amato dai cittadini ma non da chi li rappresenta?

Se non credete a quanto stiamo dicendo basta leggere il rapporto di Greenpeace “Veleni a galla” in cui c'è scritto che “Il Governo Berlusconi ha concesso permessi per prospezioni idrocarburi al largo della Puglia […] Nel tempo utile nessun opposizione è stata inviata al Ministero dal Governo regionale. Infatti, nel decreto 1349 del Ministero dell’Ambiente, attuato con quello dei Beni culturali (Ministri Prestigiacomo e Bondi, datato 15 ottobre 2009) che conferisce alla Northern Petroleum l’autorizzazione alle indagini sottomarine, è espressamente scritto che «non è pervenuto il parere della Regione Puglia da rendersi ai sensi dell’articolo 25 comma 2 del dlgs 3 aprile 2006 n. 152 come modificato dal dlgs del 16 gennaio 2008 n. 4».
Riscontro positivo, dalla Giunta Regionale pugliese, all’istanza dell’Eni per cercare petrolio sulla terraferma. Il 12 febbraio 2008 la Giunta Regionale ha deliberato 6 provvedimenti di enorme portata ambientale. ”
Il rapporto continua dicendo che “In tutti e sei i casi la Giunta delibera di esprimere il proprio assenso su relazione dell’Assessore all’Ecologia, Michele Losappio, braccio destro del Governatore Vendola.




Ma se ancora siete scettici e non volete credere a quanto citato nel rapporto di Greenpeace, allora potete dilettarvi nel leggere le riflessioni che l'Ing. Ambientale Giuseppe Deleonibus ha stilato dopo la manifestazione.
Egli infatti si chiede con quale pudore e ipocrisia hanno sfilato coloro i quali hanno autorizzato:
- il progetto ETA (possibilità di far bruciare i rifiuti speciali raccolti dalla ditta Marcegaglia nella piattaforma di Ravenna)
- la costruzione di inceneritori spacciati per centrali a biomasse
- il gigantismo energetico
- lo scarso abbattimento di diossine, benzopirene, ipa, biossido di carbonio e miscele di altri pericolosi composti chimici
- “il 92% della diossina” in uscita dall'Ilva
- il 95% della produzione nazionale dei PCB (fonte Ispra) 137 mila nanogrammi di benzopirene respirati dagli operai dell'Ilva
- una discarica di servizio sul più grande serbatoio naturale di acqua potabile della Puglia
- il consumo di suolo che ormai è diventato una vera e propria patologia del nostro territorio
- l'erosione delle risorse agricole e della biodiversità
- impianti ricreativi che giornalmente consumano l'equivalente del fabbisogno di un paese di 8.000 abitanti, nonché l'equivalente per la produzione di 2 tonnellate di grano

Deleonibus continua ancora dicendo che “A nulla serve apportare modifiche all'articolo 1 della legge 23 agosto 2004, n° 239 (come richiesto nel disegno di legge del PD e sostenuto dal locale comitato No Petrolio) se prima non si mette mano all'articolo 36, comma 4, del D.Lgs. 152/2006.
E a nulla servono le manifestazioni se non sono coordinate con l'altra sponda dell'Adriatico dove ormai l'Albania ha scoperto di avere giacimenti di petrolio in grado di produrre oltre 3 miliardi di barili di petrolio, la Grecia ha dato avvio alla ricerca di idrocarburi (fonte Kathimerini), il Montenegro procede spedito nell'installazione di piattaforme offshore.


Insomma alla manifestazione hanno partecipato tante persone ed associazioni che credono fortemente nel rispetto dell’ambiente, al contrario dei nostri politici. Anche alcuni di noi hanno partecipato all’evento, ma non in veste di movimento politico. Siamo dei cittadini, e vogliamo tutelare il nostro territorio. Lo scopo di questo articolo è solo quello di informare i lettori che la manifestazione ha avuto come ospiti i soliti politici ipocriti e falsi perbenisti. Sono loro che stanno rovinando il nostro amato territorio. L’unico modo per cambiare la politica è partecipare attivamente alle problematiche della πόλις.

P.S.: Che ben vengano risultati concreti da questa manifestazione e da altre iniziative che seguiranno, siamo i primi a sperarlo. E' paradossale però che chi ha contribuito a creare il problema (vedi sopra) si spacci per chi vuole risolverlo.
Nella manifestazione non vi era alcun cenno alle fonti alternative al petrolio, presenti in Puglia ma in maniera disordinata ed inefficiente.